Il 2 ottobre torna #polloarrostoday

Così il pollo diventa un piatto gourmet

Paolo Zappitelli

Ha attraversato la storia della cucina italiana almeno dal medioevo a oggi, è stato il protagonista di citazioni letterarie (ricordate la poesia di Trilussa del mezzo pollo per uno che in realtà è mangiato da uno solo?) e non è mai passato di moda. Anzi, secondo i dati Ismea la sua carne è la più acquistata (35% della spesa) ed è anche la più amata: il 72% delle famiglie la consuma almeno una volta a settimana. E dentro queste cifre c’è anche un «classico», la ricetta che mette d’accordo tutti, nonni, genitori e figli: il pollo arrosto con le patate. Un vero e proprio «amore» per il 69% degli italiani - come rivela una ricerca della Doxa commissionata da Unitalia - seguito da cotoletta (55%), pollo fritto (35%) e insalata di pollo. E se pensate che la carne di pollo sia «noiosa» e poco sfiziosa vi sbagliate perché ci sono fior di chef che si cimentano in preparazioni sofisticate e appetitose: come Roy Caceres che prepara il suo pollo marinato al mole rosso; o Bruno Barbieri che, durante il lockdown, ha preparato le cosce di pollo al forno con fonduta di taleggio allo zafferano e patate arrosto. O ancora il Pollo in salsa Pipirata alla Cagliostro del siciliano Ciccio Sultano (tutte le ricette su www.iltempo.it/altrotempo/gusto/).
Per questo anche quest’anno, per la quinta edizione, il 2 ottobre, in concomitanza con la festa dei nonni, torna il Pollo arrosto day, con una vera e propria maratona sui canali social a base di ricette (stellate) con 9 interventi tra chef e influencer, approfondimenti, consigli e discussioni. E con una sfida che infiamma e divide tutte le famiglie: meglio il petto o la coscia? Se guardiamo i numeri la seconda vince a mani basse, preferita dal 56% degli italiani. Ma per rendere appetitosa anche la prima arriva un consiglio dai cuochi: mai cucinarli insieme. «Il petto è magro, tenero, morbido, mentre la coscia ha fibre muscolose, consistenti - spiega Fulvio Pierangelini - Se il petto è a puntino, la coscia è in debito di cottura. Viceversa, se la coscia è cotta in maniera adeguata, il petto riesce stopposo e insapore. Per gustarli al meglio, vanno cotti separati».
Qualche altro segreto? Le cosce sono più adatte a stili di cottura più lunghi e lenti. Il petto è magro e quindi cuoce velocemente, bisogna stare attenti a non farlo diventare stopposo. Altra accortezza è quella di non togliere mai la pelle quando si prepara il pollo al forno: aiuta a conservare la carne morbida. In ogni caso meglio condire la carne in anticipo e insaporirla bene con un trito di erbe: c’è chi usa salvia e rosmarino, aglio e pepe, buccia di limone. La marinatura è poi fondamentale per mantenere la morbidezza e aiuta a non farlo seccare troppo.