Fine vita: Castellone, 'legge nazionale non più rinviabile'

Roma, 30 dic. (Adnkronos) - "La sentenza della Corte costituzionale conferma un punto fondamentale: l’impianto della legge regionale della Toscana sul fine vita regge ed è pienamente coerente con il quadro tracciato dalla stessa Consulta nelle sue precedenti pronunce”. Lo afferma la senatrice del Movimento 5 Stelle e vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone.

“La Corte –aggiunge- ha chiarito che le Regioni possono intervenire sul piano organizzativo per dare concreta attuazione ai diritti già riconosciuti, nel rispetto dei principi fissati a livello nazionale. Le censure accolte riguardano singoli profili procedurali, ma non scalfiscono l’architettura complessiva della legge, che resta in piedi e conferma la centralità del Servizio sanitario pubblico nel garantire percorsi certi, trasparenti e uniformi”.

  

Secondo la vicepresidente del Senato, la sentenza rappresenta anche “l’ennesimo richiamo al Parlamento, che da anni continua a sottrarsi alle proprie responsabilità su un tema delicatissimo, lasciando che siano i giudici e le Regioni a colmare un vuoto normativo prodotto dall’inerzia politica, in particolare del centrodestra. Non è più rinviabile –conclude Castellone– una legge nazionale sul fine vita che dia certezze ai cittadini, ai medici e alle strutture sanitarie. Ma una cosa deve essere chiara: non si può pensare di normare questa materia espellendo i percorsi di fine vita dal perimetro del Servizio sanitario nazionale. Farlo significherebbe aprire la strada a nuove e inaccettabili disuguaglianze territoriali e sociali, tradendo il principio di uguaglianza e il diritto universale alla tutela della salute”.