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Sostenibilità, Aragno (Eikon): "Tema del momento in azienda e driver di crescita"

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Roma, 7 giu. (Adnkronos) - Sostenibilità come tema sempre più emergente nella comunicazione aziendale e come driver di crescita. Paola Aragno, Senior Partner Eikon Strategic Consulting, intervenendo al Forum Comunicazione Italiana presso il Palazzo dell'Informazione a Roma, racconta l'analisi fatta da Eikon, in collaborazione con Adnkronos, sui temi Esg e il contributo delle persone nella trasformazione sostenibile.

Dall'analisi semantica della comunicazione Corporate dei social proprietari di 30 aziende, nel 2022, risulta che "sostenibilità può essere considerata la parola del momento, la terza dopo Italia ed energia. Questo trend che nasceva dal basso si sta posizionando ad un livello sempre più alto", spiega Aragno.

"Ma quali sono le parole associate all'area semantica della sostenibilità? E' legata al tema dell'energia e alla mobilità ma è ancora molto legata ai temi ambientali ed è un driver essenziale su cui fare investimenti per il raggiungimento di obiettivi di business. Quindi non è più solo una moda ma qualcosa che spinge verso una crescita, quindi un driver di crescita economico-finanziaria. Ma anche un valore che richiede un impegno collettivo". In evidenza nell'analisi anche la parola 'transizione', perché "è ancora un processo".

Non solo. Attraverso il 'Primo rapporto annuale 2022 - La cultura della sostenibilità in Italia - Esg Culture Lab' è stato analizzato il livello di coinvolgimento attribuito all'organizzazione. Due le evidenze principali: da una parte, "una maggioranza, più del 50%, che considera la propria organizzazione impegnata nel raggiungimento degli obiettivi sostenibili" e, dall'altra, "un maggiore scetticismo della fascia più giovane nella volontà dell'organizzazione di promuovere un cambiamento reale". In sintesi si ricava "una polarizzazione generazionale: gli under 40 sono più critici sia nel loro coinvolgimento nella sfera professionale sia nel coinvolgimento dell'azienda".

In prospettiva, il futuro "è visto in maniera positiva ma anche qui il 14% del campione 18-29 anni non è convinto" della trasformazione sostenibile; "dobbiamo coinvolgere i giovani".

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