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Unc, da stop aumento multe a pos e mance detassate i commenti alla manovra

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Roma, 24 nov. (Labitalia) - "Decisione sacrosanta. Storicamente, le multe erano rimaste ferme per anni al punto da non avere più potere dissuasivo. Per questo, quando si fece il nuovo codice della strada nel 1992, non solo si adeguarono gli importi, ma si decise di aggiornarle ogni due anni all'inflazione, in modo da preservarne il valore punitivo. Una decisione condivisibile. Peccato che poi molti importi sono stati aumentati per decisione politica e che invece gli stipendi e le pensioni non siano state più adeguate al vero costo della vita. E' proprio del 1992 la fine della scala mobile all'inflazione programmata. Così le multe sono diventate un costo esorbitante, spesso utilizzate dai comuni non per aumentare la sicurezza stradale, ma per fare cassa. Giusto, quindi, fermare questa deriva". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, commentando lo stop all'aumento biennale, previsto da gennaio, delle multe per violazione del codice della strada.

E sul Pos Dona commenta "Di male in peggio al di là del fatto che le multe finora comminate ai commercianti per aver rifiutato il Pos si contano sulle dita delle mani, è a dir poco vergognoso che il Governo faccia passi da gambero ad appena 5 mesi dall'introduzione di un provvedimento atteso da 10 anni. Capiamo che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e che non si ha la bacchetta magica per risolvere i problemi, ma certo se ci si impegna pure a peggiorare le cose allora sono guai".

"Mance detassate al 5% per camerieri e baristi? - si chiede Dona - ci fa piacere che il governo, invece di occuparsi a tempo pieno del caro bollette, trovi anche il tempo per occuparsi di questo dramma che affligge l'umanità".

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