Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Caldo: Copagri Lombardia, 'con siccità situazione gravissima, Regione intervenga'

default_image

  • a
  • a
  • a

Milano, 16 giu.(Adnkronos) - "La gravissima situazione di emergenza idrica che sta vivendo il Centro-Nord del Paese, con numerose zone completamente a secco di piogge da quasi quattro mesi, sta mettendo a serio rischio la sopravvivenza delle centinaia di aziende agricole e di allevamenti che operano nella zona, con serie ripercussioni sulla produzione agroalimentare di una regione che è un vero e proprio volano del primario nazionale". Lo afferma il presidente della Copagri Lombardia Roberto Cavaliere, rendendo noto di aver scritto in merito al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, agli assessori regionali all'agricoltura Fabio Rolfi, all'ambiente Raffaele Cattaneo e agli enti locali Massimo Sertori, nonché ai presidenti dei Consorzi irrigui della Regione.

"La drammatica crisi idrica che sta vivendo l'agricoltura del Settentrione va ad aggiungersi ai noti incrementi dei prezzi di produzione e delle tariffe energetiche, che si sommano alle ripercussioni dell'emergenza pandemica e della crisi ucraina; tutti questi fattori stanno portando le aziende al collasso", rimarca Cavaliere, facendo appello alla Regione Lombardia affinché "intervenga tempestivamente per accordare una moratoria e un annullamento dei pagamenti delle sottoscrizioni dell'acqua e si adoperi per sostenere finanziariamente i consorzi in relazione ai mancati introiti".

"La crisi idrica, infatti, ha provocato un'assenza della regolare fornitura di acqua, facendo sì che il servizio non venisse erogato, a fronte però di una richiesta di pagamento dello stesso; a completare il quadro ci sono poi il calo della produttività legato a una situazione idrica senza precedenti e l'assenza di indicatori che lascino presagire un miglioramento della situazione", prosegue il presidente della Copagri Lombardia, facendo notare che "in alcune aree della Lombardia gli agricoltori stanno addirittura anticipando i raccolti, onde pregiudicare la probabile perdita totale del raccolto tra qualche settimana. La gravità della situazione rende necessaria anche una deroga alle misure agro-climatico-ambientali del Psr, intervenendo in particolare sui piani di rotazione colturale, che a causa della fortissima carenza idrica gli agricoltori potrebbero non essere in grado di rispettare".

Dai blog