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Chimica: è morto Robert Grubbs, Premio Nobel 2005

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Washington, 20 dic. - (Adnkronos) - Il chimico statunitense Robert Howard Grubbs, Premio Nobel per la Chimica nel 2005 per lo sviluppo di catalizzatori per le reazioni di metatesi olefinica, è morto all'età di 79 anni domenica 19 dicembre. L'annuncio della scomparsa, come riferisce l'Adnkronos, è stato dato dal California Institute of Technology (Caltech), dove era professore di chimica. La scoperta delle reazioni di metatesi olefinica nel giro di pochi anni hanno fortemente influenzato la chimica organica sintetica, contribuendo allo sviluppo della cosiddetta 'polimerizzazione vivente'. Grazie ai suoi studi, Grubes - che ha condivoso il Nobel con Yves Chauvin e Richard R. Schrock - ha creato opportunità eccezionali per la produzione di molte nuove molecole, per esempio nel campo farmaceutico.

Nato nel Kentucky il 27 febbraio 1942, Grubbs ha conseguito il dottorato presso la Columbia University (1968) e poi ha lavorato alla Stanford University e alla Michigan State University, per stabilirsi infine presso il California Institute of Technology (Caltech). Ha compiuto lavori di fondamentale importanza nel campo dei catalizzatori per le reazioni di metatesi delle olefine insieme al chimico francese Yves Chauvin e ha anche contribuito a chiarire il meccanismo con cui la reazione procede.

In particolare, a Grubbs si deve lo sviluppo di sistemi catalitici efficienti e stabili a base di rutenio (catalizzatori di Grubbs), utilizzabili in un'ampia varietà di reazioni di metatesi (apertura e chiusura di anelli insaturi, polimerizzazione di dieni aciclici e di alcheni ciclici, metatesi incrociata). Molte di queste reazioni e di questi catalizzatori hanno trovato notevoli applicazioni nella sintesi di polimeri e di sostanze organiche complesse.

Oltre alla elevata efficienza, i catalizzatori di Grubbs hanno il vantaggio di essere stabili in aria e di poter essere usati anche con alcheni contenenti vari gruppi funzionali reattivi. La caratteristica comune a questi catalizzatori (che hanno trovato applicazione anche in reazioni non metatetiche) è la presenza di un atomo di rutenio centrale che stabilisce un doppio legame con un atomo di carbonio di tipo carbenico.

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