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Lavoro: Filcams Cgil, ecco primo rapporto osservatorio su legalità nel terziario

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Roma, 1 dic. (Labitalia) - "La Filcams Cgil da tempo segue ed è coinvolta nelle battaglie di legalità contro i fenomeni illegali che investono e condizionano il lavoro. L'illegalità per lavoratrici e lavoratori si traduce nella mancanza di contratti scritti, nel mancato riconoscimento della retribuzione e della contribuzione, nel lavoro nero e grigio, nei sotto-inquadramenti e negli straordinari non pagati, nell'assenza di tutele per la sicurezza e nella messa a rischio della salute, e ancora nell'applicazione di contratti pirata e nell'abuso di contratti atipici". E' quanto sottolinea la Filcams Cgil.

Per questo “la Filcams ha sentito la necessità di dare vita a un nuovo spazio di approfondimento e ricerca” ha spiegato Luca De Zolt, della Filcams Cgil nazionale nella giornata di presentazione del primo report dell'Osservatorio sulla legalità nel terziario, “per dotare la nostra azione sindacale di più strumenti, sia per capire che per agire. Il principio dell'iniziativa collettiva ci ha condotto, con il supporto del nostro Centro Multiservizi Ce.Mu., del suo centro studi e della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, a intraprendere un percorso interdisciplinare di osservazione e approfondimento nel quale abbiamo coinvolto un gruppo di compagni e compagne di strada che in occasioni e ambiti diversi abbiamo incrociato sul nostro cammino".

Il lavoro di ricerca vuole essere allo stesso tempo uno strumento di denuncia e lo stimolo a un dibattito con i decisori politici, con il mondo dell'informazione e con la società civile tutta.

“La mafia è uno degli ostacoli più grandi per il nostro Paese -ha affermato Rosy Bindi collegata da remoto con l'iniziativa- la mafia si combatte con buone leggi, con i magistrati e le forze dell'ordine, ma anche con la coscienza dei cittadini e il rispetto dei codici etici di ogni professionista, perché serve una grande alleanza civica contro il potere mafioso. Un'alleanza per la legalità".

Per questo è necessario partire da “formazione e sensibilizzazione della classe dirigente, condivisione delle informazioni e dei dati e creazione di centrali uniche di committenza”, elementi indispensabili nella lotta per la legalità per il magistrato Alfonso Sabella. "La sfida sta nella prospettiva”, ha affermato Maria Grazia Gabrielli segnalando l'importanza di “un progetto che possa garantire regole certe trasparenti e un sistema di controllo che aiuti anche a bonificare l'economia e il tessuto imprenditoriale, che rischia di far prevalere una parte di aziende che operano nell'illegalità a discapito delle aziende che provano a stare nella legalità. E il Pnrr può dare un contributo fondamentale a questa battaglia", ha concluso.

“La lotta per la legalità deve diventare un impegno di tutta la Cgil, una pratica diffusa -ha detto concludendo il leader della Cgil, Maurizio Landini- lavorando su una programmazione, un progetto e una presenza fisica e digitale, per raccontare le buone pratiche realizzate e per chiedere a tutti i soggetti di impegnarsi, sottoscrivendo un manifesto condiviso. L'azione del sindacato può trasformare la società e il filo della legalità unire e rilanciare il paese".

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