Borsellino: Li Gotti 'pentito Mannoia disse che Sacarantino non era uomo d'onore'

Caltanissetta, 19 nov. (Adnkronos) - "Il collaboratore di giustizia Francesco Marino Mannoia, parlando di Vincenzo Scarantino, disse che non era un 'picciotto' di Cosa nostra, che non era un uomo d'onore. Ricordo che disse: 'Lo conosco, lo mandavamo a comprare le sigarette', e ricordo che queste sue dichiarazioni non colsero di sorpresa nessuno. Nessuno". Lo ha detto l'avvocato Luigi Li Gotti proseguendo la sua deposizione al processo sul depistaggio sulla strage di via D'Amelio a Caltanissetta, che vede alla sbarra tre poliziotti: Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, accusati di concorso in calunnia aggravata.

Nel 1995 la Procura di Caltanissetta sottopose Scarantino a un confronto con il collaboratore Marino Mannoia. Già allora Mannoia aveva concluso, e riferito agli inquirenti, rafforzando quanto detto da altri collaboratori, che il “picciotto della Guadagna” non era un mafioso.