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Governo: Draghi ricorda Andreatta, 'cose vanno fatte perché si devono fare'

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Roma, 14 set. (Adnkronos) - Il premier Mario Draghi ricorda Beniamino Andreatta, "riformatore paziente e lungimirante dell'economia italiana", intervenendo alla Cerimonia di intitolazione all'ex ministro dell'Aula Magna della Bologna Business School, e bollando come "scellerata" la scelta della politica di emarginarlo: "i risultati sono davanti a noi". "Molti dei suoi interventi di trenta o di cinquant'anni fa, sul versante accademico e su quello politico-culturale, ci parlano del nostro presente", dice il presidente del Consiglio, e in due passaggi del suo intervento ricorda le parole di Andreatta che sembrano ancor oggi indicare la strada da intraprendere.

"Il tratto più rilevante di Andreatta uomo di Stato - dice il presidente del Consiglio in un passaggio del suo intervento - resta il suo rigore morale. Lo studio e la conoscenza dei problemi alimentavano la sua indipendenza di giudizio. Da ministro, si è mosso in modo coraggioso e onesto in anni drammatici per la Repubblica, e non ha esitato a prendere decisioni necessarie anche quando impopolari. 'Le cose vanno fatte perché si devono fare, non per avere un risultato immediato', come sintetizzò con efficacia. Penso in particolare agli anni a Via XX Settembre, al Bilancio e al Tesoro, tra il 1980 e il 1982. Alla sua critica alla degenerazione delle politiche di bilancio. Al suo sostegno alla scelta dell'indipendenza della banca centrale dal governo. Alla soluzione della crisi del Banco Ambrosiano. Andreatta ha attraversato le tempeste di quegli anni con autonomia e immediatezza. Esortando anche la propria parte politica a 'dire molti no e pochi sì per evitare che tutto sia travolto nella irresponsabilità'", cita ancora Draghi.

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