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Covid: Sallusti a Bassetti, 'noi ingrati? Basta coi virologi che fanno i giornalisti'

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Roma, 17 giu. (Adnkronos) - "Sono totalmente d'accordo con il professor Bassetti: basta coi giornalisti che fanno i virologi. Peccato però che troppi virologi si siano messi a fare i giornalisti". E' la secca risposta all'Adnkronos del direttore di 'Libero' Alessandro Sallusti che, replicando alle parole di Matteo Bassetti sul titolo di oggi della prima pagina del suo giornale, 'Basta virologi', coglie l'occasione per sottolineare meglio il concetto espresso dal suo giornale.

"Basta coi virologi che fanno i giornalisti -spiega Sallusti -I virologi non sono fatti per orientare l'opinione pubblica, sono fatti per combattere il virus". E non è, secondo il neo direttore del quotidiano, un problema di eccessivo presenzialismo: "La presenza va benissimo, non è che ad un virologo sia vietato presentarsi -puntualizza- è che se si presentano in tre e dicono tre cose diverse, perché questo è quello che sta accadendo, nell'opinione pubblica creano panico, confusione, incertezza".

Sallusti dunque rivendica il ruolo del giornalista: "Non è che io voglia limitare la libertà di espressione dei virologi, intendiamoci -Però è mio compito rilevare la Babele che hanno creato". E fa un esempio per tutti: "Venerdì alle 19 c'era in diretta televisiva Locatelli che diceva sì al mix di vaccini, e alle 20.30 dalla Gruber credo Crisanti, o non ricordo chi, che diceva 'no, è pericoloso'. Capisci che uno si domanda: è pericoloso o no? Cosa devo fare? Per la gente quelli sono virologi, qualcuno di cui fidarsi. Ma se dicono due cose diverse nell'arco di un'ora e mezza, abbiamo un problema". E conclude con un'osservazione: "Fra le varie forme comunicative, ricordo che c'è anche quella di tacere".

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