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Figlio caposcorta Falcone: "Ergastolo ostativo? No a scelte scellerate"

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Palermo, 16 apr. (Adnkronos) - "Siamo in guerra con la mafia e fino a quando la guerra non sarà finita, non si potrà parlare di confronto, di amnistia. Ogni nostro passo indietro, sarà un loro passo avanti. Noi Montinaro abbiamo già dato tanto, spero che non ci si accorga di certe scelte scellerate solo quando ad altri verrà chiesto lo stesso enorme sacrificio...". A dirlo, in una intervista esclusiva all'Adnkronos, è Giovanni Montinaro, il figlio di Antonio Montinaro, il caposcorta del giudice Falcone, morto nella strage di Capaci il 23 maggio 1992. Giovanni, che si chiama così proprio in omaggio al giudice ucciso da Cosa nostra, commenta la decisione della Consulta secondo cui l'ergastolo ostativo sarebbe incompatibile con la Costituzione, anche se occorrerà un intervento legislativo. La Corte Costituzionale, che dà un anno di tempo al Parlamento, ha esaminato le questioni di legittimità sollevate dalla Corte di Cassazione sul regime applicabile ai condannati alla pena dell'ergastolo per reati di mafia e di contesto mafioso che non abbiano collaborato con la giustizia e che chiedano l'accesso alla liberazione condizionale. E ha rilevato "che la vigente disciplina" del cosiddetto ergastolo ostativo "preclude in modo assoluto, a chi non abbia utilmente collaborato con la giustizia, la possibilità di accedere al procedimento per chiedere la liberazione condizionale, anche quando il suo ravvedimento risulti sicuro".

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