'Non estremizzare dibattito, qui non ci sono buoni e cattivi'

Covid: Zangrillo, 'imparare a conviverci, non illudiamoci che sia ultimo virus'

Milano, 2 apr. (Adnkronos Salute) - "Non illudiamoci che sia finita. Questo virus è stato un campanello d'allarme di quel che potrà accadere in futuro. Ci ha messo in guardia e ha chiesto a ognuno di noi di adoperarsi perché quel che è accaduto non si ripeta più in futuro". Ne è convinto Alberto Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione dell'ospedale San Raffaele di Milano. "Se pensiamo di limitarci a gestire una stagione che per quanto dolorosa ha un termine - sottolinea all'Adnkronos Salute - probabilmente non sarà così. Quel che è accaduto è un monito".

E proprio perché questo non sarà l'ultimo virus, sottolinea il prorettore dell'università Vita-Salute, "tutti abbiamo il dovere di perseguire una progettualità che ci permetta di avere in futuro un sistema sanitario organizzato" per far fronte a queste crisi. "Dobbiamo arrivare a un punto fondamentale, che è la convivenza con il virus e con ogni genere di problema che potrà presentarsi. Convivenza vuol dire essere armati per affrontare le future emergenze sanitarie".

  

"Non estremizziamo il dibattito" fra aperturisti e rigoristi, chiede Zangrillo. "Qui non ci sono buoni e cattivi, quelli che hanno ragione e chi ha torto. Siamo tutti chiamati a fare la nostra parte. Abbiamo capito gli errori e dagli errori dobbiamo riprendere più forti di prima e avere il coraggio e il senso di responsabilità a cui ci chiama la società per poter ripartire. Il Paese deve poter ripartire".