Bancarotta: arresto fondatore Cepu, evasione fiscale per 140 mln

Roma, 8 mar. (Adnkronos) - Ammonta a 140 milioni di euro il valore dell’evasione fiscale accertata dagli inquirenti nell’ambito dell’indagine per bancarotta condotta dalla Procura di Roma che ha portato all’arresto di Francesco Polidori, fondatore di Cepu, finito ai domiciliari. Nel corso delle indagini, condotte dai finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e coordinate dal procuratore aggiunto Rodolfo Sabelli, sono emersi debiti per 180 milioni di euro.

Per il gip, Polidori “cagionava con dolo o comunque per effetto di operazioni dolose il fallimento della società omettendo scientemente e sistematicamente il pagamento delle imposte dirette, delle ritenute previdenziali ai dipendenti e collaboratori e dell’Iva, dal 2000 sino alla declatoria di fallimento, tanto che Equitalia Sud Spa (creditore istante il fallimento) veniva ammessa al passivo fallimentare per il credito di 28,6 mln di euro”. Cifra che corrisponde al valore di quanto sequestrato questa mattina dai finanzieri. “Francesco Polidori ha svolto un ruolo importantissimo sia sul punto di vista direttivo, organizzativo, anche operativo ed è stato in più occasioni persino destinatario diretto delle distrazioni di ingenti somme di denaro – si legge nell’ordinanza di misure cautelari - Egli ha partecipato all’attività delittuosa operando da una cabina di regia in prima persona”.

  

“Il ruolo di dominus evidentemente ancora ricoperto – prosegue il gip - l’esistenza attuale della Studium Srl (società riconducibile all’imprenditore, ndr.), (che continua ad operare e di cui non sono emerse variazioni nella titolarità e proprietà della stessa) e comunque lo strettissimo rapporto che Polidori ha con vari soggetti (collaboratori, familiari o persone a lui vicine) che ricoprono cariche sociali nella società del Gruppo costituiscono elementi da cui desumere certamente l’attualità del pericolo di recidivanza”.