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**Myanmar: Brighi (Italia-Birmania.Insieme), 'è ora di sanzioni contro i militari'** (2)

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(Adnkronos) - La chiave potrebbe essere invece a Pechino. "Penso - afferma - che la Cina possa e debba offrire una soluzione". E la soluzione passa da una "riforma della Costituzione". Con il concetto di inclusività. A livello europeo, "la Germania che ha anche interessi economici in Birmania e ha ottimi rapporti con la Cina, è sicuramente un Paese chiave".

"Se si cominciano a tagliare gli interessi militari - osserva Brighi - sicuramente questo faciliterà la soluzione del problema. Se si punterà a far sì che il Paese diventi un Paese federale dove gli introiti e gli utili provenienti dall'utilizzo delle risorse naturali, in modo corretto, possano essere distribuiti alla popolazione locale che ha sofferto per 50 anni la dittatura e che è rimasta poverissima pur essendo questo un Paese di ricchezze straordinarie".

Brighi insiste sulla necessità di aiuto alle iniziative della popolazione. "Queste iniziative hanno bisogno di essere sostenute anche sul piano finanziario - sottolinea - C'è bisogno di avere dei fondi che devono essere canalizzati nel Paese". L'associazione ha lanciato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe.

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