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Musica: addio a Junior Mance, leggendario pianista del soul-jazz

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New York, 26 gen. - (Adnkronos) - Il musicista statunitense Junior Mance, leggendario pianista, fra i padri del cosiddetto soul-jazz, accompagnatore delle più grandi stelle del jazz, è morto all'età di 92 anni a New York. L'annuncio della scomparsa, avvenuta lo scorso 17 gennaio, è stato dato dalla moglie e manager, Gloria Clayborne Mance, precisando che il marito nel 2015 era stato colpito da un ictus.

Nato il 10 ottobre 1928 a Evanston, nell'Illinois, Mance fu già da giovanissimo uno degli alfieri del bop, collaborando dal 1947 al 1949 con il sassofonista Gene Ammons, prima di diventare, ancora nel 1949, il pianista del celebre contraltista Lester Young (dello stesso gruppo faceva parte anche il batterista Roy Haynes), con cui lavorò per due anni prima di riprendere una collaborazione con Ammons.

Dal 1953 si esibì al Bee Hive Club di Chicago, collaborando con artisti quali Charlie Parker, Coleman Hawkins, Eddie "Lockjaw" Davis, Sonny Stitt, Joe Williams. Dopo avere a lungo lavorato con la celebre cantante Dinah Washington, nel 1956 entrò a far parte del quintetto del contraltista Cannonball Adderley, prima di diventare, nel 1958, il pianista del gruppo di Dizzy Gillespie. A partire dal 1961 iniziò una carriera da solista, durata fino al 2013, inframmezzata da grandi registrazioni discografiche a proprio nome e con, tra gli altri, Leo Parker, Lester Young, Sonny Stitt, Gene Ammons, Dinah Washington, Joe Gordon, Johnny Griffin, Cannonball Adderley, Nat Adderley, Carmen McRae, Art Blakey, Wilbur Ware, James Moody, Jimmy Cleveland, Dizzy Gillespie, Leo Wright, Eddie “Lockjaw” Davis, Wild Bill Moore, Ray Crawford, Bennie Green, Clark Terry, Howard McGhee, Eddie Jefferson, Louis Jordan, Joe Williams, Irene Kral, Ben Webster, Etta Jones, Benny Carter, Jimmy Scott, Marion Williams, Dexter Gordon, Alvin Queen, Arnett Cobb, Ken Peplowski e Frank Wess.

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