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Pazienti psoriasi: "Per noi malati è devastante perché si vede"

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Roma, 26 nov. (Adnkronos Salute) - "Convivo con la psoriasi da 60 anni. Quando mi fu diagnosticata la malattia c'erano solo due tipi di creme: rosse o nere. Oggi ci sono moltissime opzioni, tantissimi farmaci che possono aiutare a condurre una vita migliore. Nonostante tutto, resta una malattia devastante perché la psoriasi si vede. Di conseguenza il malato deve combatte ogni giorno contro la patologia, affrontare tutti i problemi che comporta, ma soprattutto deve lottare contro l'ignoranza delle persone. Noi malati ancora oggi ci sentiamo dire 'che saranno mai due macchioline sulla pelle?', solo perché la psoriasi non è una malattia mortale". Così Valeria Corazza, presidente dell'Associazione psoriasici italiani amici della Fondazione Corazza (Apiafco), nel corso della conferenza in live streaming 'Psoriasi, un corto per liberare le proprie emozioni', organizzata da AbbVie per la campagna internazionale 'Let Me Be Clear'.

Nell'occasione è stato presentato il cortometraggio 'Da capo', visibile sul sito sul sito

Sul ruolo delle associazioni pazienti, Corazza non ha dubbi: "L'associazione non significa solo dare voce ai malati, ma vuol dire anche dare informazioni al paziente e a chi paziente non è, soprattutto in questo periodo di emergenza, ed essere un mezzo per combattere tutti insieme per i diritti".

"La psoriasi è una malattia cronica, ma purtroppo ancora non rientra nel Piano nazionale della cronicità - evidenzia - Ci stiamo lavorando, abbiamo avuto anche un incontro con il viceministro alla Salute, entro Pasqua 2021 speriamo di raggiungere questo obiettivo che noi tutti i malati attendiamo da anni".

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