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M5S: il nodo del simbolo, l'idea di un nuovo 'contenitore' per 'dividersi' da Casaleggio (2)

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(Adnkronos) - C'è poi un altro elemento che porterebbe i grillini della 'vecchia guardia' a pensare a un Movimento nuovo: la regola aurea del limite dei due mandati, per Casaleggio intoccabile. Ma che finirebbe per mandare in pensione il gruppo dirigente del Movimento. L'idea del contenitore dove traghettare il futuro si fa pian piano spazio tra parlamentari e governisti. Per ora è solo l'embrione di un progetto, ma c'è anche chi si è già portato avanti. Un drappello di deputati lo avrebbero proposto nei mesi scorsi ad Alessandro Di Battista, che tuttavia non sembrerebbe interessato. Mentre i cosiddetti 'dimaiani' vedono in Luigi Di Maio l'unico in grado di raccogliere il guanto di sfida.

D'altronde dietro il simbolo del Movimento ci sono intrecci e grovigli che hanno animato anche le Aule dei tribunali. Attualmente pende davanti alla Corte d'appello di Genova un contenzioso tra l'associazione M5S del 2009, l'associazione del 2012 e l'associazione del 2017, prodotti di un gioco di 'scatole cinesi' legate a doppio filo alle cause intentate dagli espulsi. L'associazione del 2009 ritiene di essere la titolare esclusiva del nome e del simbolo, in quanto -in estrema sintesi- al nome e al simbolo non si applicano le norme in materia di marchi.

Queste le questioni sul tavolo: lo statuto dell'associazione del 2009 prevedeva che il simbolo fosse di proprietà di Beppe Grillo che lo aveva registrato con la dicitura, sotto le 5 stelle gialle, di 'beppegrillo.it'. Poi nel 2015 il simbolo viene modificato adottando la dicitura 'movimento5stelle.it, ma senza procedere a vere e proprie modifiche statutarie, bensì con una semplice operazione di editing sul sito dove viene scritto che il simbolo è di titolarità dell'omonima associazione, quindi quella del 2012, titolari Grillo, il nipote e il commercialista del fondatore del Movimento.

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