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Gruppo Cap avvia un progetto di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini

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Roma, 22 set. - (Adnkronos) - Dalla Barona a Stadera fino a Corso San Gottardo: sono questi i quartieri di Milano nei quali Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, avvierà un progetto di coinvolgimento dei cittadini e delle realtà attive nei luoghi in cui sorgerà la nuova sede dell'azienda. Sviluppato in sinergia con l'associazione di promozione sociale Noicoop (Consorzio Cooperative Lavoratori) e con Super, il festival delle Periferie, il progetto si compone di tre fasi: ascolto, dialogo e realizzazione. Attraverso una serie di tour, i cittadini verranno guidati a conoscere le realtà che in zona promuovono cultura, attività sociali, commerciali e solidali.

“Questo nuovo percorso è un'opportunità di sviluppo per il territorio - commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap - Nel nostro piano programmatico la sostenibilità assume un ruolo cardine attorno cui ruotano obiettivi e strategie aziendali. La nuova sede di Cap, caratterizzata da spazi aperti ai cittadini, è stata studiata per essere un luogo di riferimento locale, concepito anche per migliorare la vita degli abitanti delle zone circostanti. Un intervento importante che creerà un nuovo spazio aperto a tutti: una nuova piazza d'acqua come luogo di aggregazione”.

Dopo una mappatura accurata delle realtà attive nella zona, come associazioni culturali, esercizi commerciali, gruppi informali, realtà sportive, partirà la prima fase di ascolto: quattro tour itineranti con lo scopo di incontrare e intervistare quante più realtà possibili, coinvolgendo anche i singoli cittadini che potranno diventare ambassador del progetto stesso. Per partecipare nel rispetto delle norme anti-Covid, sarà necessario iscriversi: tutte le informazioni si trovano sui siti di Gruppo Cap (

Il progetto, che partirà sabato 26 settembre, rappresenta un nuovo elemento nel dialogo instaurato già da tempo con i protagonisti attivi del quartiere: le associazioni del territorio, l'amministrazione comunale del Municipio 6 che ha dato il suo patrocinio e i cittadini. Il primo obiettivo dell'iniziativa è quello di far conoscere tutti gli aspetti e le caratteristiche sociali della nuova sede aziendale, che comprenderà una piazza aperta al pubblico, un auditorium, un bar caffetteria, e un asilo. Un'opera importante, sostenibile dal punto di vista energetico, ambientale ed economico, pensata per valorizzare la funzione pubblica di Gruppo Cap anche attraverso la condivisione di questi spazi con i cittadini.

“Il nuovo centro direzionale di Cap - afferma Santo Minniti, presidente del Municipio 6 del Comune di Milano - sarà occasione di sviluppo per tutto il territorio limitrofo. Si inserisce in un quartiere a cavallo tra due differenti realtà: da un lato i Navigli, dove è predominante l'elemento dell'acqua, dall'altro la Barona con gli ampi spazi verdi e l'accesso al Parco Agricolo Sud, una cornice ideale per ospitare un'azienda che offre servizi di pubblica utilità e che fa della sostenibilità la propria missione. Ringraziamo Cap per la disponibilità ad aprire la sede a un quartiere ricco di energie ed esperienze, che sapranno vivere i nuovi spazi rendendoli parte integrante della propria quotidianità”.

In linea con le ultime tendenze di valorizzazione territoriale delle Città che si stanno affermando nelle metropoli europee e in quartieri cosmopoliti, Cap mira a promuovere forme di coesione e scambio, collaborazione e partecipazione sociale e culturale, nonché iniziative partecipate di cura del territorio che hanno l'ambizione di migliorare la qualità della vita nei centri urbani.

Nella seconda fase, che intende attivare un dialogo utile a definire meglio obiettivi e azioni, verrà dato spazio all'approfondimento dei temi emersi con le realtà incontrate, dando vita a veri e propri laboratori/workshop organizzati dal team di Super e condotti con la collaborazione di esperti. In questo modo sarà possibile identificare quali interventi siano ritenuti necessari per il quartiere, cosa possa fare Gruppo Cap per migliorare lo spazio pubblico e le aree verdi e in che modo la nuova sede potrà dar voce alla cittadinanza, mettendo magari a disposizione uno o più spazi dedicati.

La terza e ultima fase di costruzione si svilupperà attraverso azioni, iniziative ed eventi e si concluderà con l'inaugurazione della nuova sede aziendale. L'obiettivo è organizzare attività partecipate per ridisegnare e il modo di vivere le vie limitrofe a via Rimini, compreso il Parco la Spezia. Questa attività, oggi chiamata “rethinking degli spazi pubblici”, potrà essere accompagnata da molte altre iniziative che vanno dai corsi di gardening per gli anziani alle opere di “rethinking murario”, ad opera di artisti esperti nel ridare luce ad angoli della città ancora poco valorizzati.

Gli Appuntamenti in Piazza La Spezia: punto d'incontro tra l'azienda e la città è il Parco La Spezia, a due passi da via Rimini, che già da fine 2019 ospita un padiglione nel quale è stato presentato e illustrato il progetto della nuova sede, per poi diventare un luogo di cultura e aggregazione. Il primo tour, il 26 settembre, è pensato per incontrare le realtà attive del quartiere (ritrovo al padiglione nel Parco La Spezia, ore 10); alle 17.30 appuntamento al padiglione aziendale nel Parco, con ingresso da via Rimini, con il presidente Alessandro Russo, che racconterà come stanno proseguendo i lavori e quali sono le idee per il futuro della nuova sede in quartiere.

I tour successivi sono previsti il 24 ottobre, il 7 e il 28 novembre e partiranno sempre alle 10 del mattino. Per prenotarsi e conoscere tutti i dettagli relativi al calendario, è possibile inviare una mail a [email protected] indicando nome e cognome dei partecipanti. Nella tappa del 24 ottobre è previsto anche uno spettacolo gratuito, a cura di Menotti Teatro Filippo Perego, con la regia di Emilio Russo: “Possiamo salvare il mondo, prima di cena: perché il clima siamo noi”. La rappresentazione inizierà alle ore 14.30.

Ispirato al libro dello scrittore americano Jonathan Safran Foer, lo spettacolo racconta la crisi climatica mescolando storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici rigorosi e suggestioni futuristiche. Un racconto che parte dalla volontà di “convincere degli sconosciuti a fare qualcosa” e termina con un messaggio rivolto ai figli.

La partecipazione a entrambi gli eventi è gratuita fino a esaurimento posti. In rispetto delle norme relative alla prevenzione del contagio da Covid-19, è necessario prenotarsi inviando un'e-mail a [email protected] specificando nome, cognome, recapito telefonico, e-mail. Verrà inviata una conferma della disponibilità di posti.

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