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Inzaghi: Lazio batti il tabù Chievo

All'Olimpico la bestia nera gialloblu. Caceres parte in panchina

Gianluca Cherubini
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Battere il Chievo Verona per confermare il quarto posto e puntare alle posizioni nobili della serie A. Torna il campionato e la Lazio non ha intenzione di fermarsi, mister Inzaghi ha suonato la carica in conferenza stampa: “Tutti abbiamo staccato - ha spiegato il mister - ma questo sarà un banco di prova importante e vogliamo dare continuità a quanto fatto nel girone d'andata: dovremo essere bravi a riattaccare subito la spina, perché il Chievo è un cliente scomodo (è una bestia nera con soli tre successi laziali in 15 gare all'Olimpico) che nell'ultima prima della sosta ha giocato un'ottima gara, raccogliendo meno di quanto avrebbe potuto". Intanto la Procura federale ha chiesto due turni di squalifica per il caso Anna Frank, il tecnico di Piacenza ha commentato così: “Penso che la Lazio abbia già pagato abbastanza con due gare senza la Curva Nord. La società si è sempre mostrata contro ogni forma di razzismo e antisemitismo, esponendosi in prima persona. Quindi penso e spero che non ci siano altre conseguenze". Poi sul neo arrivato Caceres: “Sarà un valore aggiunto che ci aiuterà nel nostro cammino. Si è inserito bene, mettendosi a disposizione. Lui è arrivato in buona forma, sarà un'alternativa importante visto che può ricoprire tutti i ruoli della difesa". Ultima battute dedicate al mercato e al rinnovo di De Vrij: “L'ho visto molto sereno e riposato. Stiamo aspettando questa famosa fumata bianca e speriamo arrivi prima possibile. Per il resto il mercato resterà aperto fino alla fine del mese. Avevamo un uomo in meno in difesa e abbiamo colmato questa lacuna con Caceres. A centrocampo abbiamo avuto in questi ultimi 3 mesi il problema di Di Gennaro e in questo momento siamo scoperti, assieme alla società vedremo cosa fare. In attacco siamo a posto. Abbiamo qualche giocatore giovane come Prce, Crecco e Oikonomidis che probabilmente, essendo in tanti, preferiremmo mandarli a giocare in prestito. Ma serve la collocazione giusta".   Inviato da iPhone

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