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Spalletti: via da Roma perché dividevo, spero ora sia unita

Katia Perrini
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«Perché ho lasciato la Roma? Ero diventato quello che divideva anziché unire, eravamo dentro questo problema su cosa sarebbe stato il futuro, la gestione di un mito come Totti. Si è verificata questa contrapposizione per cui l'amore per il calciatore che ha fatto la storia ha prevalso su quello che era il sostegno che ci doveva essere per la squadra». Così Luciano Spalletti è tornato sul suo addio alla Roma nel giorno della sua presentazione da allenatore dell'Inter. «Se non riesco a mettere d'accordo queste due cose a Roma vuol dire che non ho fatto bene il mio lavoro. Ero in difficoltà - ha ammesso - e li ho sentiti i rumors della gente, non solo durante la partita. Se vivi a Roma li senti anche quando vai a prendere il caffè la mattina. Ne avevo anche molti a favore ma siccome c'era una linea tra chi a favore e chi no, io voglio portare tutti dalla mia parte: se non ci riesco devo farmi da parte. Spero che ora senza di me la Roma sia di nuovo unita». Il tecnico ha rivelato che il club nerazzurro lo ha «contattato quando stava per finire il campionato», precisando però di avere cominciato a parlare con l'Inter dopo avere «lasciato la Roma dispiaciuto, salutando tutti». «Da quel momento in poi - ha sottolineato - questa è stata la cosa più bella che mi potesse capitare».

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