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Biava: rigore netto su Klose

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Il difensore spiega: «L'irregolarità di Lucio c'era, ma l'arbitro non l'ha vista Rocchi non si può godere nemmeno il gol numero 104 in biancoceleste

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«Anchese abbiamo concesso poco – ha raccontato il difensore a fine gara - a squadre come l'Inter basta poco per castigarti. Noi abbiamo fatto un'ottima gara, c'è grande rammarico, siamo stati sfortunati». La Lazio a San Siro nelle ultime uscite si è fatta sempre rimontare, come era accaduto l'anno scorso sempre contro i nerazzurri, e in questa stagione contro il Milan, partendo addirittura dal vantaggio per 2-0. «Partiamo sempre forte a San Siro – ha aggiunto Biava - passiamo in vantaggio e poi va male. Peccato per questa sconfitta, perché abbiamo disputato un'ottima gara, perdere ci lascia l'amaro in bocca». La Lazio ha recriminato per il fuorigioco di Pazzini sul secondo gol dell'Inter, e poi sul fallo di mano di Lucio: «L'irregolarità di Lucio mi sembrava netta, l'arbitro ha visto la spinta di Klose e ha punito il tedesco, l'accettiamo, ma era rigore». Adesso la Lazio deve essere brava a non subire il contraccolpo psicologico. «Stiamo facendo come l'anno scorso, abbiamo un solo punto in meno alla fine dell'andata. La gara col Siena ci ha tolto un po' di sicurezza, ma in ogni caso, dobbiamo ripartire da questa prestazione. In difesa stiamo facendo bene. Adesso ci aspetta il Milan in Coppa Italia, poi il Chievo in trasferta e ancora il Milan in campionato. Se riuscissimo a superare queste gare con buoni risultati, potremmo prendere il volo. Certo quest'anno c'è più concorrenza, con la Juve che è rinata, e poi c'è un posto in meno per la Champions». Non è arrivato il risultato di squadra, ma è arrivato quello personale per Rocchi. Il capitano ha siglato il gol numero 104 con la maglia della Lazio e ora è a sole 6 lunghezze da Bruno Giordano, che si trova al quarto posto della classifica marcatori di tutti i tempi della storia del club. Rocchi si è mosso decisamente bene nell'arco di tutta la partita, giocando sostanzialmente da prima punta, con Klose a supporto, così come era capitato contro l'Atalanta. Prima del gol del vantaggio segnato con il solito tempismo da uomo d'area di rigore, il capitano laziale aveva sfiorato la rete calciando sul palo a tu per tu con Julio Cesar, dopo uno svarione di Lucio. Rocchi ha criticato il terreno di gioco insidioso. «È molto difficile rimanere in piedi – ha spiegato l'attaccante a fine primo tempo - indifferentemente dai tacchetti. Tante volte si scivola anche se sei giusto sull'appoggio». Durante la partita il numero 9, che era reduce da un problema alla coscia, ha lottato con caparbietà, uscendo leggermente zoppicante per i colpi subiti. Ormai nella gerarchia attuale Rocchi ha messo la freccia e ha superato Cissè. Alla vigilia della gara Reja aveva fatto capire che avrebbe scelto chi gli poteva dare maggiori garanzie. «Devo tenere in considerazione chi è più carico – aveva spiegato il tecnico laziale alla vigilia della gara contro l'Inter - e chi è più in condizione». Rocchi ha segnato 8 gol in 15 gare (tra campionato e coppe), cioè una rete ogni 168 minuti: il bomber si è ripreso la Lazio.

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