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Buffon apre la porta

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È stato il giorno delle sentenze di Gianluigi Buffon nel ritiro azzurro di Coverciano. Il portiere ha dato il benvenuto anticipato in nazionale ad Amauri, ha fatto l'elogio di Antonio Cassano, lasciando intuire che alla Juve lo vedrebbe bene, ma per la militanza azzurra del sampdoriano afferma: «Per vincere servono i campioni, ma se il mister ha deciso di prendere momentaneamente una decisione va rispettata. Lippi ha sempre detto che le porte sono aperte a tutti. Credo sia vero». Il portierone rompe il fronte del no al brasiliano compagno di club. Dopo i pareri contrari di Toni, Gattuso, Di Natale, Buffon si schiera chiaramente dalla parte di Amauri. «Se Amauri deciderà di voler far parte di questo gruppo, sarà il benvenuto. Se ci aiuta a migliorarci e a vincere, ben venga». Scelta tecnica, ma anche ideologica. «Si parla tanto di senso di appartenenza e se Amauri sceglierà l'Italia perchè sentirà un sentimento forte sarà giusto che stia con noi. Io sponsorizzo tutti quelli che possono aiutarci a vincere e che hanno riconoscenza per il paese che li ha accolti». A sentire Buffon non c'è che aspettare che diventi italiano. E le voci contrarie? «Nessun problema, noi siamo un gruppo coeso e unito e se qualche compagno si è espresso diversamente magari lo ha fatto perchè questa è una storia lunga e si è stufato di sentirne parlare». Da un tormentone all' altro: Cassano. «Sta facendo grandi cose e nessuno ha le porte chiuse. Il mister non ha parlato così? Forse sta rivedendo qualcosa, un tecnico ha il dovere di fare delle scelte». Ma con o senza la maglia azzurra, Buffon - al rientro in azzurro dopo l'infortunio che lo ha costretto a saltare le gare con Montenegro e Bulgaria e l'amichevole con il Brasile - spende buone parole per il talento di Bari Vecchia, su cui la Juve si sta muovendo. «Tanti parlano male di Antonio? All' Europeo in Portogallo si è comportato bene e si è integrato al meglio nel gruppo. Magari qualche volta è andato sopra le righe, ma sono state "cassanatine", gesti che gli devi concedere». Per Buffon Cassano ha il bagaglio per essere il numero uno, «ma lo deve dimostrare nelle partite vere. Il Brasile dei fenomeni al Mondiale è andato fuori ai quarti e noi abbiamo vinto con Totti non al massimo e Del Piero impiegato poco. Ma ripeto, per vincere servono i campioni. Uno come Cassano, se si mette a disposizione della squadra e i compagni lo aiutano, crea una miscela esplosiva». Un numero uno, che si integra bene nel gruppo e ha già dimostrato di sapersi comportare bene: se Lippi rinuncia a un Cassano così, Buffon se lo porta alla Juve. «Qualsiasi giocatore con queste qualità va bene per migliorarci e far crescere la rosa, perchè campioni già ne abbiamo».

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