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E ringrazio il presidente Sensi per a vermi permesso di costruire e allenare una grande squadra. Per quattro anni su cinque siamo rimasti al top e abbiamo anche vinto qualcosa». Era proprio finito un ciclo, quando lei ha scelto la Juve? «Sì. Ha ragione Costacurta: dopo 4-5 anni, un allenatore deve cambiare aria. Servono nuovi stimoli, nuove voci, un nuovo ambiente. I giocatori ti conoscono troppo bene, a quel punto: la solita lezione un po' stufa». Quindi non è possibile restare più di 5 anni? «Servirebbe un certo tipo di atteggiamento da parte dei leader dello spogliatoio». Rosella Sensi sta cercando di far uscire la Roma dal «contro tutto e tutti». «Sta facendo bene, a costo di risultare impopolare. Credo abbia la giusta personalità per guidare la società verso l'obiettivo». L'anno scorso, si è assistito a una partita di calci. Cosa si aspetta? «Uno stadio pieno, finalmente. Dove il pubblico sarà appassionato e caloroso come al solito. Pensiamo solo alla partita, non al resto. Non voglio sentire parlare di Juve blindata: non fa bene a nessuno». In settimana, però, Totti l'ha tirata in ballo ancora una volta: certe dichiarazioni l'hanno infastidita? «No. Ne approfitto per fare gli auguri a Francesco, alla signora Ilary e al piccolo Cristian. Che resti sano per tutta la vita: quella è la cosa più importante». Totti è il miglior calciatore italiano? «Le classifiche dipendono da tante cose. Magari una stagione vinci il Pallone d'Oro e quella dopo fai più fatica. Ma Totti resta un fuoriclasse». Qualche frase un po' oltre le righe. «Ci sono situazioni particolari. E l'equilibrio di alcune affermazioni dipende dall'intelligenza dei singoli». Cassano si sta sempre più allontanando dai Mondiali. «Aspettiamo la fine del mercato, il 30 gennaio. Vediamo se si risolverà la sua querelle con la Roma, se giocherà per i giallorossi o se andrà altrove. Aspetterei». La Juve come sta? «Bene. La sosta ci ha restituito facce allegre: hanno giocato tutti bene e nessuno si è fatto male. Il tempo per preparare la partita è stato poco, ma va bene così». Camoranesi si è calmato? «Sta bene. L'ho rivisto bello pimpante». Il campionato, con anche Fiorentina-Milan, propone un turno come minimo interessante. «Potrebbe esserci qualche rimescolamento, ma non perdiamo di vista l'obiettivo finale. L'oggi è importante, ma lo saranno ancor di più il domani e il dopodomani».

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