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Vaccini, 10 su 12 restano obbligatoriSì dell'Istituto Superiore di Sanità

Silvia Sfregola
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"L'inclusione nell'obbligo per l'accesso a scuola di 10 vaccini, ovvero i 6 vaccini contenuti nella formulazione esavalente (polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse ed emofilo tipo B) e tetravalente (morbillo, parotite, rosolia e varicella) è giustificata dal carattere di urgenza ed emergenza dettata dal declino delle coperture vaccinali e dalla situazione epidemiologica nazionale". È quanto si legge nel parere inviato dall'Istituto superiore di sanità alla presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, in merito all'emendamento proposto al decreto sui vaccini per ridurre da 12 a 10 quelli obbligatori. "Per quanto riguarda i vaccini contro il meningococco di sierogruppo B e C, nonché gli altri due vaccini raccomandati per l'età infantile nell'ambito del Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2019, ovvero quelli contro pneumococco e rotavirus - si legge ancora nel documento - si ritiene comunque necessario rafforzare con norma di legge la raccomandazione già contenuta all'interno del Pnpv per un'offerta attiva e gratuita dei 4 vaccini, data l'urgenza di raggiungere e mantenere elevate coperture vaccinali, anche per far fronte a possibili eventi epidemici (vedasi il focolaio regionale di malattia invasiva causato dal meningococco C)". Per l'Istituto superiore di sanità la formulazione dell'articolo 1 del decreto sui vaccini "emendata con la garanzia dell'assicurazione dell'offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni contro meningococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus, appare pienamente rispondente ad affrontare le problematiche epidemiologiche del Paese, così come rappresentate dall'Istituto superiore di sanità negli ultimi 3 anni".

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