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La Raggi svicola sullo stadio della Roma: "Ma se necessario rifaremo la delibera"

Fernando M. Magliaro
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Il giro di parole è ampio, quasi al limite della reticenza, ma la somma delle affermazioni che Virginia Raggi, sindaco di Roma, ha rilasciato oggi pomeriggio a RadioRadio non lascia adito a molti dubbi. Usando la stessa espressione adoperata dalla Raggi, “il combinato disposto” delle sue frasi rende concreta la necessità di riscrivere da capo la Delibera di pubblico interesse. In sintesi: la due diligence richiesta dal Sindaco agli uffici comunali sull'intero iter del progetto Stadio della Roma all'indomani del ciclone Parnasi non sarà (dovrebbe essere) limitata solo alla verifica di quanto già prodotto dagli uffici ma richiederà un approfondimento sul problema traffico. Quindi, di fatto, sulla questione Ponte di Traiano. E con il Sindaco che, di fronte alla possibilità che, approfondendo gli studi sul traffico, emerga l'essenzialità del Ponte della discordia, lascia aperta la porta alla riscrittura della Delibera di pubblico interesse. Non entra nel dettaglio, la Raggi, e cerca quanto più possibile di trincerarsi dietro frasi fatte. Sui flussi di traffico dice: “Ho chiesto di fare una due diligence su tutte le procedure, e abbiamo previsto una revisione sul piano del traffico e della viabilità, perché alla luce delle intercettazioni il dubbio è venuto. Poi se invece sarà tutto riscontrato nella norma sarà nostro dovere portare avanti il progetto, ma effettivamente quello squarcio di intercettazioni ci deve far attivare per verificare tutta la procedura”. Il nodo, in realtà, è tutto qui. Gli studi sul traffico presentati da Parnasi sono stati realizzati su indicazione precisa e puntuale del Campidoglio che ha anche fornito il software di calcolo e prevedono tre scenari (il solo Ponte di Traiano costruito, il solo Ponte dei Congressi, nessuno dei due Ponti edificato) con due orari di simulazione: la mattina di un giorno feriale fra le 7.30 e le 8.30 per “testare” la capacità di generare traffico del Business Park, e una sera infrasettimanale, fra le 19.30 e le 20.30, per capire il flussi di ingresso allo Stadio in occasione di una partita in serale. Mancano del tutto sia l'ipotesi dei due Ponti entrambi costruiti sia test su altri orari di ingresso ma, soprattutto, di uscita dallo Stadio dopo la fine delle partite che, come i tifosi sanno benissimo, si disputano di fatto tutti i giorni della settimana con orari di inizio che vanno dalle 12.30 fino alle ore 21. Sul Ponte di Traiano la Raggi tenta di svicolare: “Non voglio fare previsioni” ma, incalzata dalle domande dei giornalisti dell'emittente radiofonica, alla fine: “In caso di anomalia ci sarà bisogno di una revisione di quanto fatto. Al momento mi limito a dire che guardiamo tutto con molta attenzione ma dobbiamo aspettare, vista anche la delicatezza delle indagini della Procura”. E, quindi, sulla possibilità che, se gli approfondimenti sul traffico che il Campidoglio a questo punto dovrebbe richiedere ai proponenti dimostrassero la necessità di ripristinare il Ponte di Traiano rifacendo la Delibera, il Sindaco afferma: “Abbiamo fatto una valutazione, anche durante la campagna elettorale. Nel corso della campagna elettorale abbiamo fatto delle valutazioni, però dico una cosa: sì allo stadio e no alla speculazione, anche perché riqualificare quell'area non è da scartare. Le cose possono essere fatte bene e se verranno fatte in questo modo, abbiamo tutto l'interesse nell'andare avanti, ma ripeto c'è da chiarire bene tutti i passaggi”. 

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