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Al via il processo Raggi. È accusata di falso per la nomina di Renato Marra

Svanito il tentativo del giudice di arrivare a sentenza il 30 luglio

Andrea Ossino
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“Possiamo procedere con Raggi Virginia”. Mentre negli uffici della procura prosegue l'indagine sul Nuovo Stadio della Roma, a pochi metri di distanza dall'ufficio del magistrato che conduce l'inchiesta, Barbara Zuin, inizia il processo a Virginia Raggi. La sindaca, che nell'ultima settimana è stata convocata già due volte in procura per chiarire diversi aspetti relativi al ruolo del suo consulente finito ai domiciliari, l'avvocato Luca Lanzalone, non era presente nella 23esima aula della palazzina B della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio, mentre i giudici davano il via al processo che la vede accusata di falso e comunicavano di voler arrivare a una sentenza già il prossimo 30 luglio: “In considerazione dell'interesse pubblico che questo processo riveste (...) ho ritenuto procedere con priorità nel mese di luglio 2018. Ho chiesto al Presidente del Tribunale la possibilità di essere autorizzato a fissare udienze nel periodo pre-feriale”. A far slittare il programma del giudice, però, sarà con tutta probabilità la teste Quattrone, in aspettativa per maternità. Si arriverà probabilmente al prossimo marzo. Se le grane causate da Lanzalone sono sicuramente rilevanti, quelle create dal rapporto della Raggi con il suo ex braccio destro Raffaele Marra non sono da meno. Il primo cittadino pentastellato è a processo, senza passare dall'udienza preliminare (ha chiesto e ottenuto il rito immediato), in relazione alla nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele. La Raggi avrebbe mentito all'anticorruzione, con lo scopo di creare un vantaggio a Renato Marra facendolo assumere al comparto Turismo del Campidoglio. Ma il reato di falso non sarebbe stato “commesso per eseguire o occultare un altro reato”, l'abuso d'ufficio, un'accusa per cui Raffaele Marra è già sotto processo. In totale sono 9 i testimoni della difesa, dal vicesindaco Luca Bergamo all'assessore Daniele Frongia. E ancora l'ex capo del personale del Campidoglio Raffaele Marra e l'ex assessore al Commercio, Adriano Meloni, l'attuale responsabile risorse umane del Comune, Antonio De Santis e il segretario particolare della sindaca, Fabrizio Belfiori. Sono 8 invece i teste del pm Francesco Dall'Olio. Più altri 5 invocati ieri: Ranieri Carla Romana (ex assessore), Bernardeschi Roberta (la funzionaria che inviò l'esposto) Murra Rodolfo (capo dell'avvocatura), Fabrizio Santori (ex consigliere regionale) e Carolina Cirillo del Comune. Tutti i mezzi di prova e i testimoni sono stati ammessi. Altro particolare: Roma Capitale non si è costituita parte civile. Ad ogni modo è stato deciso il calendario del processo. Prossime udienze: dal 16 al 24 luglio. “Chiudere il 30 luglio sarebbe stato un processo all'americana. Un'idea apprezzabile dato il tema istituzionale, ma è inverosimile. Ci si scontra con la realtà”, hanno commentato i legali della Raggi. 

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