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Virginia la butta in vacca: mucche tosaerba

Non bastavano le pecore, il Campidoglio per sistemare giardini e parchi vuole arruolare pure i bovini

Fernando M. Magliaro
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Giurava di non aver mai visto un topo a Roma, in un anno, 4 mesi e 29 giorni oggi di permanenza alla guida dell'assessorato all'Ambiente capitolino, il 76% della durata della Giunta Raggi, Pinuccia Montanari ha invaso il web di toccanti dichiarazioni di intenti. Le ultime su pecore e, adesso, anche le mucche. Da usare per tagliare l'erba di parchi e ville storiche di Roma giunti oramai a livelli di giungla. L'altro ieri la partenza era con le pecore: «La sindaca Virginia Raggi - raccontava la Montanari su Facebook - recentemente mi ha sollecitato l'utilizzo delle pecore e degli animali per effettuare questa attività, che già viene fatta al parco della Caffarella e che vorremmo estendere agli altri parchi e alle grandi ville. È un modo semplice, che fanno in altre grandi città come Berlino, ci sembra giusto e interessante». Oggi è il turno delle mucche. Stavolta l'annuncio arriva per radio, su InBlu Radio, il network delle radio della Conferenza Episcopale italiana: «L'idea di utilizzare le pecore per tagliare l'erba la stiamo già sperimentando nel parco della Caffarella. Un'attività che funziona molto bene e dove le pecore falciano un'area vasta». Ora, le pecore alla Caffarella sono di allevamenti privati, lì brucano l'erba da decenni e né la Montanari e la Raggi né i loro predecessori c'entrano nulla. E, tuttavia, al di là dei meriti surrettiziamente avocati, le pecore non bastano: se la Montanari si facesse un giretto alla Caffarella scoprirebbe che i 19 e spicci chilometri quadrati del Parco sono... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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