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L'ultima trovata della Raggi: pecore per tagliare l'erba nei parchi

L'iniziativa verrà estesa anche alle grandi ville

Carlo Antini
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Capre e pecore come tosaerba per gestire il verde pubblico di Roma? Non è uno scherzo: lo fa Berlino, e se alcuni parchi assomigliano più a giungle urbane che a spazi per i cittadini, ci prova pure il Campidoglio. Succede già alla Caffarella, e ora l'iniziativa si vorrebbe estendere anche alle grandi Ville. Lo annuncia in diretta Facebook per l'iniziativa l'#AssessoreRisponde la titolare all'Ambiente della Capitale, Pinuccia Montanari: «Devo dire che la sindaca Virginia Raggi, anche recentemente, mi ha sollecitato all'utilizzo delle pecore e degli altri animali per effettuare questo lavoro. È un modo molto semplice, ma è anche molto interessante». Sono 44 i milioni di metri quadrati di verde a Roma, in questo senso la città più "green" d'Europa. «Il nostro è un lavoro ciclopico - lamenta l'assessore - che inizia presto al mattino e finisce la notte anche molto tardi». Il Campidoglio ha già fatto uno studio «molto analitico», afferma, per capire quale sia la situazione attuale del verde orizzontale della città: «Per rispondere in modo ottimale dovremmo prevedere una metodologia di intervento significativa». Di certo, un unico intervento durante l'anno non basta, ne servono molti: «Questo comporta un costo altissimo», spiega Montanari, che invoca un impegno maggiore del governo. L'importo complessivo per una manutenzione minima è stato valutato in oltre 109 milioni di euro all'anno. «Per noi cura e manutenzione sono essenziali», dice. E tuttavia il confronto della spesa per il verde con le altre grandi città è ancora drammatico: «Il comune di Roma ha bisogno di investimenti importanti anche a livello nazionale. Il servizio giardini sta facendo una programmazione molto attenta». Per far fronte ai costi proibitivi, il Campidoglio ha messo in campo un'altra strategia: l'adozione dei parchi da parte dei privati cittadini. Negli ultimi sei mesi, sono stati già approvate più di 104 adozioni: «come accade in altre città italiane - fa sapere l'assessore - i parchi vengono gestiti molto bene dai comitati dei cittadini che intervengono, il ruolo della cittadinanza attiva è fondamentale».

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