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Zingaretti smascherato dal Tempo. Esplode la furia grillina

Carlantonio Solimene
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Esplode la polemica tra il governatore del Lazio Nicola Zingaretti e il MoVimento 5 Stelle. A scatenarla un'inchiesta de Il Tempo che ha provato a far luce sull'ultimo botta e risposta sullo stato di salute della sanità laziale tra il presidente della Regione e la candidata governatrice grillina Roberta Lombardi. Tutto era nato da una dichiarazione della stessa Lombardi, che alcuni giorni fa aveva detto: "Non me la sono sentita di partorire al San Filippo Neri perché non c'era la terapia intensiva neonatale". A quell'uscita dalla Regione avevano replicato ribadendo l'"eccellenza sanitaria" della struttura. Così la nostra Valentina Conti si è recata nell'ospedale e, dopo aver parlato con dottori e dirigenti, ha svelato l'arcano: la terapia intensiva neonatale al San Filippo Neri non c'è più da tempo e i bambini con problemi gravi vengono "dirottati" al Gemelli. "Altro che forza del fare - ha commentato la Lombadi - è la forza della verità. La nostra realtà, quella di noi cittadini, toccata per mano ogni giorno, contro le bugie di Zingaretti e del Pd. Il 4 marzo sarà un giorno decisivo per il Paese e per la Regione Lazio. I cittadini potranno scegliere se restare fermi a braccia conserte, o se rimboccarsi le maniche e guardare avanti. Basta prese in giro, mandiamoli a casa". Questo il post su Fb della candidata M5S alla presidenza della Regione, accompagnato da una foto dell'articolo de Il Tempo dal titolo "Zingaretti bugiardo pure sui neonati". "Zingaretti, pur di confutare la realtà, cioè quella di una sanità regionale al collasso, non dice la verità sul San Filippo Neri" ha rincarato la dose la deputata Carla Ruocco. "Il Tempo - ha continuato - ha smentito il governatore che, riguardo all'ospedale romano, parlava di eccellenza quando, purtroppo, manca persino il reparto di terapia intensiva neonatale. Zingaretti si dovrebbe vergognare. Non si può fare campagna elettorale sui servizi sanitari, dei quali tutti i cittadini laziali conoscono le enormi carenze". "Zingaretti - ha attaccato la collega di Montecitorio Federica Daga - è un bugiardino. Ormai, le menzogne del governatore non si contano più e oggi anche il Tempo lo smaschera sul San Filippo Neri che, lo stesso Zingaretti, aveva spacciato come eccellenza. Purtroppo, come affermato da Roberta Lombardi, non ha neanche più il reparto di terapia intensiva neonatale. Ora aspettiamo la prossima fake news del bugiardino". "La sanità regionale è al collasso - ha tuonato Paola Taverna - grazie alle fallimentari politiche di Zingaretti, ed il governatore, pur di tentare di nascondere la realtà, mente sul San Filippo Neri. E lo fa sulla pelle delle mamme che devono partorire e che meriterebbero un servizio all'altezza, e non che si elimini, ad esempio, come presso l'ospedale romano, il reparto di terapia intensiva neonatale. I cittadini sanno molto bene quale sia la verità: Zingaretti, in questi anni, ha smantellato i servizi sanitari laziali". Sul tema interviene anche il consigliere regionale del M5S Devid Porrello: "Zingaretti mente quando fa dire alla regione che il San Filippo Neri non è stato depotenziato, l'ospedale pubblico ha subito infatti una riduzione dei servizi a favore del vicino Policlinico Gemelli, secondo una prassi che ha caratterizzato questi cinque anni di legislatura in tutto il territorio laziale, ovvero depotenziare il pubblico per favore il privato e l'accreditato". "Il San Filippo - conclude Porrello - rimane in piedi solo grazie all'alta professionalità di medici ed operatori sanitari che, nonostante tutto, prestano un'assistenza di livello elevatissimo tenendo alti i numeri delle prestazioni e i valori di esito". Dal Partito Democratico l'unica reazione segnalata è quella del deputato romano Marco Miccoli: "La Lombardi, in picchiata nei sondaggi, prova ancora a raccontare bugie sulla sanità e sul San Filippo Neri. È inutile replicare a Lady Fake. Una sola cosa: la Lombardi parla di realtà, quella dei 5Stelle e quella della sua compagna di partito Virginia Raggi. Povero Lazio". Nessuna presa di posizione ufficiale, invece, dalla Regione.

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