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Influenza aviaria, a Tivoli individuato un focolaio

La Regione Lazio ha disposto misure sanitarie straordinarie

Carlo Antini
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Un focolaio di influenza aviaria del sottotipo H5N8 è stato rilevato il 3 novembre in un allevamento non commerciale nei pressi di Tivoli, in provincia di Roma. Immediato l'intervento del personale del servizio veterinario che ha delimitato il focolaio, bloccando l'ingresso nell'area interessata a persone e veicoli e monitorando le prime operazioni di bonifica. Il 9 novembre il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha emesso una specifica ordinanza per le misure sanitarie straordinarie, fissando una zona di protezione (con un raggio di 3 km) e in una zona di sorveglianza (raggio di 10 km). Sono state inoltre diramate, da parte del servizio veterinario, indicazioni straordinarie rivolte agli allevatori di pollame nel territorio della Asl Roma 5. L'influenza aviaria è un'infezione virale altamente contagiosa causata dai virus della famiglia Orthomyxoviridae, genere Influenza-virus A. I volatici acquatici costituiscono un importante serbatoio di questo virus mentre polli e tacchini rappresentano le principali specie di interesse economico ad essere colpiti dalla malattia. In funzione della loro capacità di provocare eventi patologici nel pollame suscettibile all'infezione sono suddivisi in due gruppi: virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) e a bassa patogenicità (LPAI). Benché sia una malattia altamente contagiosa nei volatili e pur appartenendo i virus influenzali umani e aviari alla stessa famiglia e tipo, ricorda la Asl, questi ultimi non sono in grado di trasmettersi con efficienza all'uomo se non sporadicamente e in condizioni che prevedano un contatto diretto con animali e materiali contaminati o aerosol infetti.

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