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Anzio, massacra a morte il compagno della ex: arrestato con il complice

Polizia

La vittima lasciata morire su una panchina

Silvia Sfregola
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Omicidio, rapina, atti persecutori e lesioni personali gravissime, questi i reati di cui dovrà rispondere un uomo marocchino di 32 anni, che, nella notte tra il 6 e 7 novembre, ha ferocemente aggredito il compagno della sua ex, che morto in ospedale dopo qualche giorno a seguito delle ferite. Quando gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Anzio, diretto da Adele Picariello, sono arrivati in ospedale, dove era stato trasportato l'uomo in fin di vita, hanno accertato che era stato trovato su una panchina in località Tor San Lorenzo. A trovarlo in quelle condizioni, gli stessi familiari che erano stati allertati da alcune telefonate da parte di uno straniero il quale affermava di aver appena "massacrato di botte" il loro congiunto, indicando anche il luogo. Il motivo di tale aggressione, sarebbe stata, la presunta "storia" tra la vittima e la sua ex compagna, italiana. L'aggressore aveva avuto una relazione con la donna per alcuni mesi, fino a quando lei, non sopportando più le continue percosse, aveva deciso di interrompere il rapporto. Da allora, però, la situazione era degenerata, tanto da costringere la stessa a sporgere varie denunce contro l'ex. Venuto a conoscenza di una frequentazione con l' altro uomo, aveva iniziato a molestarla. L'ex fidanzata ha raccontato, di aver ricevuto numerosi messaggi vocali nelle ore precedenti al fatto, sia da parte dell?ex che di un altro uomo straniero. Dai messaggi è emerso, senza ombra di dubbio, che l'efferato pestaggio è stato opera di due persone che, in accordo tra loro, lo hanno premeditato ed eseguito. Il primo ad essere individuato è stato proprio l?ex della donna, sottoposto a fermo di polizia il giorno stesso. Il complice è stato incastrato grazie alle registrazioni delle telecamere dell'ospedale, che mostrano chiaramente la presenza dei due stranieri responsabili dell'omicidio, e dalle testimonianze di alcuni testimoni che avevano notato i due camminare insieme, entrambi con i vestiti sporchi di sangue. Si tratta di un 37enne bosniaco con numerosi precedenti. Sottoposto a fermo di polizia, dovrà rispondere di concorso in omicidio premeditato, aggravato dai futili motivi e rapina aggravata.

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