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Il Campidoglio pensa al rilancio dei mercati rionali

Damiana Verucci
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Nuova linfa per i mercati rionali. In commissione commercio ci sono al vaglio due proposte, una targata Partito Democratico, l'altra 5 Stelle, di modifica della delibera 36 del 2006 del commercio su area pubblica che, tra l'altro, puntano al rilancio di una rete mercatale letteralmente sfiancata dalla crisi e dalla concorrenza della grande distribuzione. Da qui la proposta, annunciata dal consigliere Pd Orlando Corsetti oggi in commissione e scritta nero su bianco nel testo messo a disposizione dei consiglieri di maggioranza e di opposizione, di introdurre spazi cosiddetti di socialità nei mercati rionali e di riutilizzare i banchi che sono stati chiusi e non sono neanche stati rimessi a bando affidandoli magari ad associazione di varie natura. “I mercati devono tornare ad avere la funzione di una volta – ha spiegato Corsetti – penso ad esempio all'inserimento di artigiani, di librai, ma anche di spazi per la somministrazione non assistita”. Idea che trova l'appoggio del presidente della commissione commercio, Andrea Coia, e della maggioranza. “Mi piacerebbe pensare a mercati dove se ho voglia di prendermi qualcosa da mangiare, portarmela al tavolo e consumarla, posso farlo”, ha spiegato ancora più nel dettaglio Corsetti. Nulla in contrario, quindi, dalla maggioranza se non fosse che ora si darà spazio alla loro proposta portata però in commissione soltanto oggi. “Diversa per altri punti quasi totalmente da quella di Corsetti”, ha tenuto a precisare Coia, che ha aggiunto “per quanto riguarda i criteri Bolkestein, fermo restando che io ho sempre dichiarato la mia contrarietà alla direttiva ma se il Governo dice che si deve applicare noi la applicheremo, abbiamo introdotto la parte della qualità accanto al già presente criterio di anzianità”. In poche parole, se i bandi in applicazione della Conferenza Stato-Regioni attribuiscono il 40 per cento del punteggio all'anzianità, per il restante 60 per cento la volontà dei pentastellati è quella di stabilire i requisiti di qualità, quindi il marchio doc ad esempio, i prodotti biologici o ancora le migliorie apportate ai banchi. “Non lo ha fatto ancora nessun comune che sta preparando i bandi – ha chiarito il presidente della commissione commercio – a nostro avviso invece è importante”. La proposta targata 5 stelle adesso passerà il vaglio delle associazioni di categoria e dei residenti per eventuali osservazioni, ma non è chiaro se cercherà di prendere in considerazione quello che è stato già presentato da Corsetti o se farà un suo percorso indipendente. Di certo ci vorrà del tempo per arrivare alla modifica dell'attuale delibera. 

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