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Overdose di droghe e psicofarmaci: ecco come è morto Cranio Randagio

Enrico Lupino
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La morte di Cranio Randagio è avvenuta per overdose di droghe e psicofarmaci. Sarebbe questo il responso della perizia tossicologica richiesta dagli inquirenti per fare luce sulla morte di Vittorio Bos Andrei, il rapper 22enne che perse la vita il 12 novembre scorso alla fine di un party a casa di amici a Roma, in zona Balduina. Escluse patologie congenite Il cocktail letale sarebbe stato quindi una miscela di stupefacenti, fra questi si esclude l'eroina, e farmaci. L'autopsia aveva in precedenza escluso la presenza di patologie congenite tali da aver provocato il decesso della popstar salita alla ribalta in seguito alla partecipazione a X Factor. La procura di Roma ora indaga per "morte come conseguenza di un altro delitto", il reato per cui è aperto il fascicolo, ancora senza indagati. I carabinieri sono ora alla ricerca di chi avrebbe fornito la droga al giovane, il cui cuore non avrebbe retto al mix letale. Trovato morto dopo la festa Il 12 novembre 2016 il corpo del giovane musicista sarebbe stato trovato da due suoi amici, uno dei due sarebbe stato il padrone di casa. Il 22enne sarebbe rimasto a dormire a casa degli amici dopo il festino a cui avrebbe partecipato. La vicinanza al giovane cantante era stata espressa dal gruppo Facebook de "I Ragazzi del Cinema America" con un lungo post nelle ore successive alla morte di Vittorio.

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