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Raggi: al posto di Berdini un assessore che lavori di più e parli di meno

Virginia Raggi

Daniele Di Mario
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Virginia Raggi passa al contrattacco. Il giorno dopo le dimissioni di Paolo Berdini, la sindaca di Roma replica alle accuse dell'ormai ex assessore, secondo cui la giunta grillina avrebbe dato una corsia preferenziale allo stadio della Roma dimenticandosi la promessa riqualificazione delle periferie. La risposta della Raggi è al vetriolo: se con Berdini il rapporto si è incrinato - è il senso del ragionamento della sindaca della Capitale - è perché tutti i dossier nelle mani di Berdini sono fermi. Insomma, l'ex assessore non avrebbe lavorato abbastanza.  «Stiamo lavorando per trovare un sostituto, soprattutto una persona che parli di meno e lavori di più - spiega la Raggi - Abbiamo moltissimi dossier aperti, quello sullo Stadio è uno dei tanti, i piani di zona, i toponimi, le affrancazioni, tutte cose sulle quali bisogna lavorare in maniera costante e quotidiana». Per quanto riguarda lo stadio della Roma, la sindaca ribadisce che «non ci sarà assolutamente alcuna colata di cemento, anzi francamente mi dispiace molto che come al solito alcuni giornali abbiano inventato verità che non esistono». La strada per arrivare al via libera definitivo per la costruzione dell'impianto sportivo a Tor di Valle è ora più in discesa, ma un'intesa ancora non è stata raggiunta, come spiega la stessa sindaca: «Non c'è alcun accordo, stiamo lavorando per capire se sia possibile trovare una via di mezzo - ha aggiunto Raggi - La revisione del progetto si basa su tantissimi elementi. È un progetto partito con la consiliatura precedente e quindi stiamo facendo tutto il possibile per armonizzarlo con la nostra visione, finché è possibile».

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