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Panico e caos a Roma, scuole, metro e uffici pubblici evacuati. Convocata task force in Campidoglio

Katia Perrini
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Sono le 10.25 del mattino quando a Roma si avverte la prima distinta scossa di terremoto della giornata. L'epicentro, ancora una volta, è nelle zone già colpite del centro Italia, magnitudo 5.1, ma la paura è forte anche nella capitale, dove tanti abbandonano appartamenti e uffici per riversarsi in strada. Passano quaranta minuti e una nuova scossa, più forte della prima, si registra anche a Roma e accresce i timori: molti uffici pubblici vengono evacuati, a cominciare da Regione e Campidoglio, ma anche la sede nazionale del Pd, chiuse le linee di metropolitana per verificarne le condizioni, e allerta massima in tante scuole che in molti casi vengono sgomberate. Tra gli istituti evacuati ci sono le elementari Settemebrini, Gianturco, Guido Alessi e Mastroianni, ma anche i licei John Kennedy, Giulio Cesare e Manara, così come il centro linguistico di Roma Tre in via Ostiense. In tanti altri casi gli alunni vengono portati nei cortili e lì restano, nonostante il freddo, per oltre un'ora, nel corso della quale la terra trema ancora una volta. Il Comune di Roma convoca d'urgenza una riunione del Centro operativo comunale (Coc). Gira, come sempre più spesso accade in questi casi, sui social network la falsa notizia che la sindaca Virginia Raggi avrebbe disposto la chiusura delle scuole. Ma non è vero. Al contrario, su Facebook in realtà la sindaca scrive: "Non abbiamo emesso alcuna ordinanza di chiusura delle scuole". La linea A della metropolitana rimane chiusa per oltre un'ora, il servizio della linea B torna regolare dopo oltre tre ore di controlli, durante i quali i passeggeri usufruiscono di navette sostitutive. Bus anche per la linea Roma Viterbo, sospesa per ore. Per l'intera mattinata, tutte le pattuglie della polizia locale vengono attivate per controlli in città, e i vigili del fuoco cominciano una serie di verifiche su stabili privati, uffici, musei, scuole, che proseguiranno fino a sera. Negli intonachi, sui muri di alcune case, si aprono crepe, ma non si registrano crolli né feriti. La Raggi esprime vicinanza alle popolazioni nuovamente colpite dal terremoto e rassicura la cittadinanza: "Abbiamo allertato tutte le pattuglie della polizia locale che sono sul territorio per controllare qualunque tipo di necessità qualunque tipo di danno che al momento non è stato rilevato". "Quello che possiamo dire - aggiunge - è che d'intesa con la prefettura che ha sentito la centrale operativa dei vigili del fuoco non ci sono motivi di allarme in città".

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