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Affitti ribassati Ecco quanto si deve pagare

I nuovi canoni spediti solo a 60 Ma sono ancora troppo salati

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Le tengono nei cassetti. Invece di spedirle agli inquilini, che continuano a pagare affitti gonfiati. Il Tempo continua a pubblicare le tabelle con i nuovi canoni per l'edilizia agevolata. Ricalcolati e ribassati dall'Amministrazione comunale, come chiedevano 2mila famiglie, in affitto o che hanno acquistato a prezzo di mercato case costruite con il finanziamento regionale, che non era però stato detratto per stabilire il prezzo equo. Le tabelle pronte dal 30 ottobre sono state spedite dal Comune a imprese e coop che hanno costruito in 11 piani di zona, da Pisana-Vignaccia per gli anziani, a Ponte Galeria per le forze dell'ordine impegnate nella lotta contro la criminalità organizzata. Da Casale Rosso a Collefiorito, da via di Tor Cervara a via di Monte Stallonara. Ma gli inquilini non le hanno ricevute, tranne poche eccezioni, come le 60 famiglie di Spinaceto 2, nel palazzo edificato dalla Vesta in via Angelo Sante Bastiani n.18-20. La tabella di oggi riguarda questi 60 appartamenti. I primi affitti a sgonfiarsi dal 1 dicembre. Ma non abbastanza. Perché, torna alla carica Donata Di Foggia con i coinquilini. «per ricalcolare il canone non è stato decurtato l'intero finanziamento regionale», che in percentuale è «lo stesso» di cui hanno beneficiato le altre imprese e coop dello stesso piano di zona(Ircos e Ovidio, la Dicos ha già venduto). Anche su queste tabelle ieri si è tenuto un incontro in Regione. Il tamtam parla di un'amara sorpresa. «Invece di detrarre un altro 30% dal canone della Vesta, sembra che vogliano ritoccare al rialzo gli affitti Ircos, da cui è stato detratto il 60% del contributo regionale». Se fosse vero questo - si chiedono preoccupati gli inquilini «il 30% da restituire andrebbe nelle tasche di imprese e coop». Gli attuatori dei programmi di edilizi agevolata non stanno a guardare. Ha già dato battaglia davanti al Tar (ad aprile il pronunciamento) la Atilia, che ha costruito le case dei nonni "ribelli" in via Moretti, a Vignaccia-Pisana, capitanati da Domenico Romano. «E ora - lamentano gli inquilini - imprese e coop tenteranno di addossare al Comune il fatto di non aver detto loro della deduzione del contributo regionale». Asia Usb con il presidente Angelo Fascetti tramite l'avvocato Vincenzo Perticaro vigilerà sulla «corretta applicazione della legge» nell'interesse dell'«inquilinato». E sul mancato avviso dei nuovi canoni agli inquilini mercoledì 20 il legale ha inviato una «diffida» all'«Ufficio dipartimento programmazione e attuazione urbanistica del Comune» e all'assessorato alla «Trasformazione urbana». Perticaro chiede di «visionare» ed «estrarre copia di tutte le tabelle modificate così come redatte dal suddetto dipartimento». O adirà «la competente sede giudiziaria». Assurdo l'accaduto. Tanto più, sottolinea Perticaro, che si tratta di un atto amministrativo dove lo stesso responsabile dell'ufficio, il dirigente Carla Caprioli, «invita le imprese interessate a trametterle».

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