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Tensione davanti CasaPound, sassi e petardi

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Un cordone di polizia e carabinieri presidia la sede di CasaPound (Foto Gmt)

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A Roma un corteo pacifico di immigrati senegalesi solidali con i connazionali uccisi e feriti a Firenze da un fanatico di estrema destra si è concluso con momenti di tensione tra militanti dei centri sociali e polizia. Un gruppo di giovani vestiti di nero e con i volti coperti si è staccato dalla manifestazione, in una zona vicina alla stazione Termini, con l'intenzione di raggiungere la sede di Casapound. L'associazione di estrema destra è stata chiamata in causa per il duplice omicidio di Firenze: il killer suicida, Gianluca Casseri, frequentava infatti le iniziative del movimento. In via Napoleone III, nei pressi di piazza Vittorio, cuore della Roma multietnica, alcune decine di giovani hanno lanciato petardi e pietre contro le forze dell'ordine, che non hanno avuto bisogno di sparare lacrimogeni per disperderli. È bastata un'azione di alleggerimento. Tutto è accaduto a poche decine di metri dal palazzo occupato dai militanti di CasaPound. I giovani di estrema sinistra non si sono mai avvicinati realmente all'edificio. All'interno c'erano alcune decine di simpatizzanti dell'associazione, alcuni dei quali sono usciti a presidiare la sede. Polizia e carabinieri si erano comunque già schierati a protezione e non hanno avuto bisogno di intervenire di nuovo. «Noi non c'entriamo con gli omicidi di Firenze - ha detto il vicepresidente di CasaPound Italia Andrea Antonini, che era presente in via Napoleone III -, qualunque persona di buon senso non lo penserebbe mai. A Roma siamo qui dal 2003 e non abbiamo mai avuto problemi con i senegalesi, che nella zona sono tanti. È una cosa assolutamente strumentale da parte dei centri sociali, che provano a fare la giustizia popolare». La manifestazione spontanea dei senegalesi si era svolta in maniera pacifica. Partiti da Porta Maggiore si erano diretti verso piazza Vittorio, creando qualche problema al traffico. Erano circa 200-250, secondo le stime della polizia. Quando il corteo sembrava essersi concluso alcune decine di giovani italiani che avevano sfilato con gli immigrati si sono staccati per cercare di avvicinarsi alla sede di CasaPound. La tensione è durata pochi minuti, poi i militanti in tenuta da black bloc si sono dileguati.  

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