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Tomaso Montanari insiste sulle Foibe, la politologa Ventura lo spiana a Ottoemezzo: avete rimosso tutto per decenni

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Tomaso Montanari torna a difendere l'indifendibile, ovvero le sue teorie sul dramma delle Foibe. "Non le ho mai negate ma denuncio l'uso strumentale delle Foibe e del Giorno del ricordo da parte della destra", dice lo storico dell'arte martedì 14 settembre a Ottoemezzo, il programma di Lulli Gruber su La7. Una destra "ancora fascista", continua Montanari, che vuole "rovesciare la storia e tentare l'equiparazione tra fascismo e comunismo che ridia diritto di cittadinanza al fascismo". 

 

In "Italia c'è troppa tolleranza rispetto al fascismo", l'Italia "nasce comunista, i comunisti hanno scritto la Costituzione. La destra 'rovescista' vuole cambiare la storia" dice ancora Montanari, idolo della sinistra radical chic. 

 

In studio c'è la professoressa Sofia Ventura, che respinge l'equiparazione tra il dramma degli italiani massacrati dai titini con la Shoah, ma poi spiana le "teorie" di Montanari. "Ritiene che la storia scritta" dai comunisti non "può essere toccata", dice la politologa dell'università di Bologna. "Bisogna guardare laicamente a quello che è successo allora. E ricordare che per decenni" la tragedia delle Foibe "è stata rimossa" dalla cultura dominante.

 

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