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Lega e Cinque stelle litigano per la cassaforte

Da sinistra Di Maio e Salvini

I partiti di governo all'assalto della Cassa Depositi e Prestiti. Il Carroccio punta su Sala. Il Movimento punta sul duo Guglielmi e Palermo

Filippo Caleri
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La lotta attorno alla Cassa Depositi e Prestiti è ancora rovente. L'istituto che raccoglie e gestisce il risparmio postale è centrale, per qualunque governo, e il rinnovo dei vertici sta diventando oggetto di una serrata trattativa tra Lega e M5s per decidere i candidati che dovranno sostituire gli uscenti, Costamagna e Gallia. Considerato che l'indicazione del presidente spetta alle Fondazioni bancarie, socie della Cdp, e che a fine giugno la loro pre- ferenza è stata data a favore di Massimo Tononi, la partita politica si gioca tutta attorno alla figura dell'amministratore delegato. Proprio giovedì scorso la Lega avrebbe messo sul tavolo la sua scelta. Si tratta di Marcello Sala, ex manager bancario che è stato negli organismi di vertice di Intesa SanPaolo, prima di lasciare la banca per entrare in Apis, società di servizi finanziari. Ma la rete che i pentastallati stanno costruendo nelle strutture economiche governative prevede un altro piano. In particolare per ricoprire la carica di amministratore delegato Luigi Di Maio, ministro e vice premier, punta su Antonio Guglielmi, attuale capo dell'equity market di Mediobanca. Guglielmi si è avvicinato al Movimento 5 Stelle, grazie al documento che ha predisposto nel febbraio 2017 per l'istituto di Piazzetta Cuccia, sui costi e benefici per l'Italia di un'eventuale uscita dall'euro. Sullo stesso dossier avrebbe chiesto di... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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