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Berlusconi: "Il centrodestra vince ma nessuno è autosufficiente"

Davide Di Santo
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Vince il centrodestra plurale, Pd in profondo rosso. Silvio Berlusconi commenta il dato delle amministrative: "Il risultato delle elezioni amministrative, sia al primo turno che al ballottaggio di ieri, che chiude una lunga stagione elettorale cominciata il 4 marzo, conferma il successo del centro-destra già emerso nelle altre consultazioni del 2018. Quello che vince è un centro-destra plurale, nel quale nessuna forza politica è autosufficiente: ad un buon risultato della Lega si accompagna infatti un'ancora più forte affermazione di liste e candidati civici, senza un chiaro riferimento di partito, espressione piuttosto di quella società  civile che fatica a riconoscersi nell'offerta politica tradizionale". "Questo fenomeno, molto forte sul piano locale, è certamente positivo, perché dimostra l'esistenza di un ceto politico nuovo: donne e uomini che non vengono dai partiti ma che sono disposti ad impegnarsi per la collettività e godono della fiducia dei cittadini - aggiunge -. Questo dato, unito a quello del fortissimo astensionismo, conferma la necessita' di un rinnovamento e di un'apertura delle forze politiche nazionali, a cominciare dalla nostra, che devono saper accogliere queste ed altre energie nuove e coinvolgerle in un progetto politico complessivo, espressione di quell'altra Italia che oggi non partecipa alla vita pubblica, ma che rappresenta il cuore pulsante del Paese, nel lavoro, nell'impresa, nelle professioni, nelle università, fra i più giovani. Registro con soddisfazione l'aumento del numero dei sindaci azzurri nei comuni superiori ai 15 mila abitanti: si tratta di una risorsa importante per rilanciare la nostra presenza sul territorio. Naturalmente dovremo compiere nei prossimi giorni un'analisi precisa dei risultati regione per regione, per intervenire - nell'ambito della riorganizzazione complessiva di Forza Italia - laddove i risultati non sono stati all'altezza delle attese".  Da questa tornata elettorale emergono altri due dati significativi. Prima di tutto la crisi del PD, che si manifesta anche al livello degli enti locali, tradizionalmente piu' favorevoli alla sinistra. La caduta di città simbolo come quelle della Toscana ingigantisce il fenomeno, che comunque si riscontra, anche se in misura meno clamorosa in tutto il territorio nazionale, anche nei centri minori - conclude Berlusconi - Il secondo aspetto evidente e' che il Movimento Cinque Stelle rimane marginale nel governo locale, non riesce in nessun modo a riprodurre il successo delle elezioni politiche, successo che si conferma frutto di un voto di reazione e di protesta emotiva e non di un'adesione consolidata e motivata". 

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