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Il centrodestra diventa una polveriera

La battuta di Berlusconi allarga la spaccatura nella coalizione. Litigi e frecciate tra gli alleati. E il contratto sembra scritto contro il Cav

Antonio Rapisarda
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«Sono disponibile a guidare un governo di centrodestra», così se ne esce a un certo punto il Cavaliere. «Fuori tempo massimo», ribattono dalla Lega, «sconcertati». Ma la migliore battuta della giornata è di Giorgia Meloni: «Ognuno dice la sua», ha spiegato a proposito degli alleati e citando a metà Mao: «C'è grande confusione sotto il cielo...». Per essere una coalizione, nel centrodestra "litigano" che è una meraviglia. Non è un paradosso ma lo stato dell'arte nel fine settimana che accompagnerà Matteo Salvi- ni e Luigi Di Maio nelle rispettive piazze a spiegare ai militanti il "contratto" per il governo giallo-verde che, da parte sua, è ancora senza un premier.  Ed è l'assenza di questo a parte le polemiche sui contenuti del programma che hanno fatto drizzare i capelli agli azzurri, soprattutto leggendo i punti su giustizia e misure di polizia giudiziaria – che contribuisce ad alimentare le tensioni tra coloro i quali, sulla carta, avrebbero vinto le elezioni del 4 marzo e che, nei sondaggi, sono dati oggi come coalizione vincente (con la Lega, a dire il vero, unica forza a crescere) anche con il Rosatellum. A dare il là all'ennesima giornata di tensione – dopo aver dato nei giorni scorsi il via libera al tentativo di 5 Stelle e Lega - è stato Silvio Berlusconi che, da Aosta, ha... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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