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Il Cav e lo stop con giallo a Di Maio-Salvini: "Mettono la patrimoniale". Poi smentisce

Berlusconi all'Amart: "Non mi sento tradito". E compra uno Chagall

Davide Di Santo
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Primi effetti della "benevolenza critica" di Silvio Berlusconi nei confronti del nascente governo Lega-Cinque Stelle. "Vediamo come va", ha detto il presidente di Forza Italia sollecitato dai cronisti sull'alleanza tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Alla domanda se considerasse un tradimento della coalizione la decisione del segretario Lega, il cavaliere ha risposto "assolutamente no". Benevolenza sì, ma critica si diceva. E infatti "speriamo che questi due non vadano avanti, perché mettono la patrimoniale", ha detto ancora Berlusconi durante la visita alla mostra mercato Amart, al Palazzo della Permanente di Milano, parlando con uno degli espositori. Frase riportata dalle agenzia di stampa e poi smentita dallo staff del leader di Forza Italia: "Leggiamo di un presunto commento negativo del Presidente in merito al governo Lega/M5S e del rischio di una patrimoniale, la frase non è stata pronunciata nel corso della visita privata alla mostra e non corrisponde al pensiero del Presidente". Oggi pomeriggio ho visitato #AMART, la mostra dell'antiquariato al Palazzo de @la_permanente a Milano, riscoprendo la mia passione per l'arte. pic.twitter.com/72MXpsoNac— Silvio Berlusconi (@berlusconi) 11 maggio 2018 Nel corso della visita il leader di Forza Italia si è intrattenuto per circa un'ora negli spazi allestiti da 65 espositori e, da quanto trapela, ha anche acquistato un disegno di Marc Chagall raffigurante un nudo di donna, di cui non è noto il valore.

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