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Governo, Di Maio: "Lega affidabile, con Salvini possiamo fare grandi cose"

Luigi Di Maio

Silvia Sfregola
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"Credo che con la Lega di Matteo Salvini si possa fare un buon lavoro per questo Paese. Possiamo fare cose molto importanti". Sono sempre aperti i due forni del Movimento 5 stelle, ma Luigi Di Maio non nasconde quale sarebbe la sua prima opzione in fatto di alleanze. "Ho avuto modo di testare l'affidabilità della Lega, e sono sicuro che se firma un contratto di governo tiene fede ai patti", spiega ai cronisti al suo arrivo a Rho per visitare il Salone del Mobile. Il leader pentastellato però non chiude la porta al Pd. Incassa l'apertura di Francesco Boccia, capogruppo Pd in commissione speciale alla Camera, che parla di distanze "non incolmabili" tra 5 stelle e dem. "Ho sempre detto che la nostra proposta era a due forze politiche per firmare un contratto di governo: la Lega e il Pd", spiega. "Io cercherò di portare a casa un contratto per dare un governo agli italiani, che possa ottenere quanti più risultati" e le aperture "sono passi in avanti, che noi auspichiamo". "Anche per questo non avevo mai chiesto ai leader delle forze politiche di venire subito al tavolo, - spiega - perché so che ci sono delle evoluzioni in corso in entrambi gli schieramenti e vanno rispettate". I contratti da proporre ai possibili alleati sono quasi pronti. "Ieri ho incontrato il professor Giacinto della Cananea che ha pronto il lavoro istruttorio", spiega Di Maio. Il docente a capo del comitato M5s per il contratto di governo avrebbe individuato "i punti di contatto tra le forze politiche. Tra noi e la Lega e noi e il Pd". Al centro ci sono "i grandi temi dei diritti sociali, della sicurezza della disoccupazione", su cui sarà avviata la contrattazione. A condurre il prossimo round dei negoziati potrebbe essere il presidente della Camera, Roberto Fico, esponente M5s. "Se mi chiedete di lui ho solo cose buone da dirvi", dice Di Maio, che vuole però attendere indicazioni dal Quirinale. "Aspettiamo il presidente della Repubblica, ovviamente Roberto Fico è il nostro presidente della Camera e guardiamo a lui come a una figura che è stata in grado di essere una figura di garanzia e ha saputo assicurare la sua imparzialità". Di Maio torna sulla sentenza di Palermo, con le condanne in primo grado per la trattativa Stato-Mafia. Un evento che per il leader 5 stelle "è uno spartiacque tra passato e futuro del paese" perché da ieri "stiamo riscrivendo i libri di storia e un nuovo futuro". Di Maio nel corso del suo intervento a Rho non cita mai Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia è il convitato di pietra. Ma non sfugge il riferimento di Di Maio a un'Italia che "ha fatto pace con il suo passato" e che dopo la sentenza che ha visto condannato a 12 anni il braccio destro dell'ex cavaliere, Marcello Dell'Utri, "può iniziare a creare un futuro senza scheletri nell'armadio". Ispirato dalla visita al Salone, elogiato come esempio di eccellenza italiana "nel fabbricare le cose fatte bene", Di Maio "a proposito di cose fatte bene" ricorda che "questo è il momento in cui possiamo fare grandi cose e c'è bisogno di venirsi incontro". "Io ce la metterò tutta - promette - per andare incontro alle esigenze di chi ci può dare una mano a cambiare le cose".

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