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Berlusconi: "I 5 Stelle? Gli farei pulire i cessi". L'ira di Salvini: "Tra noi c'è chi distrugge"

Berlusconi

Il M5S al Cav: "Meglio i cessi che accordi con la mafia"

Silvia Sfregola
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La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha parlato di "spunti interessanti" su cui Mattarella può lavorare. Ecco allora che i diretti interessai, ovvero i leader dei partiti, danno un assaggio di questi "spunti". Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parla in questi termini del M5S, chiudendo forse una volta per tutte, le porte al dialogo: "Provo una grande delusione, gli italiani hanno votato molto male e adesso quello che segue va di male in peggio. Sto assistendo con disgusto a ci che succede, vedremo dove andremo a finire. I Cinque Stelle sono pericolosi, sono il partito dei disoccupati. Mi sono rotto. Ora mi aspetto un governo di centrodestra che presenti i programmi e trovi delle persone sagge che diano il loro voto al governo dl centrodestra. Tutte le altre soluzioni sarebbero dannose per l'Italia". E poi la ciliegina sulla torta. A chi gli chiede cosa ne pensi dei grillini, Berlusconi risponde: "E' gente che non ha mai fatto nulla nella vita: nella mia azienda li prenderei per pulire i cessi. Di Maio ha una buona parlantina, non posso negarlo, ma non ha mai combinato niente di buono per sé, per la sua famiglia, per il Paese. Non possiamo affidare l'Italia a gente come lui". Ovviamente, la replica dei 5 Stelle non si fa attendere. "Meglio vivere onestamente, magari grazie al "pulire i cessi", piuttosto che accordarsi con la Mafia. Capito, Silvio?", scrive il parlamentare M5s, Nicola Morra, su Twitter. L'ennesimo botta e risposta a suon di insulti tra Forza Italia e M5S va di traverso al segretario della Lega Matteo: "Tra M5s e centrodestra è chiusa, io sono stufo degli insulti, più che provarci non so, posso andare a pulirli i tavoli e i pavimenti, piuttosto che tirare a campare faccio tre passi avanti io e mi spiace che invece di costruire distrugge anche nel centrodestra". A questo punto, il presidente della Repubblica ha deciso di prendersi un altro paio di giorni di riflessione. Ma Salvini incalza: "Siamo la prima forza della maggioranza, non staremo a guardare, aspettiamo Mattarella e prenderemo in mano la situazione - ha detto durante la visita al Salone del Mobile - Con chi faremo il governo se non con il Pd? Togliete il Pd e vedete cosa resta". Che sia il primo segnale di rottura anche nella coalizione di centrodestra? Dar. Mar.

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