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Berlusconi: "Di Maio non può darmi ordini". E Salvini bacchetta FI e M5S: "Basta capricci"

Leader di Forza Italia

Dario Martini
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Lo scontro frontale tra Forza Italia e MoVimento 5 Stelle non accenna a placarsi. Con buona pace della Lega che vorrebbe mettere in piedi un governo che includa tutta la coalizione del centrodestra e i grillini. L'ultimo affondo arriva da Silvio Berlusconi. Luigi Di Maio, leader del M5S, gli chiede di farsi da parte, ma il Cav risponde così: "Nessuno mi può dire cosa devo fare. Sono un leader politico - dice Berlusconi conversando con i giornalisti a Termoli - con un programma. Abbiamo il diritto di fare il primo passo e nessuno può affermare tu sì, tu no in democrazia questa cosa è inaccettabile". La situazione, come ha ricordato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è di stallo. E non accenna a sbloccarsi. Matteo Salvini, di fronte a questa impasse, prova a chiedere un salto di responsabilità che metta fine alle incomprensioni e agli attacchi reciproci: "L'unica strada è un accordo centrodestra e M5s", altre strade non ce ne sono, altrimenti "meglio andare a votare", dice il segretario della Lega in un'intervista al tg3. "I numeri sono numeri - aggiunge Salvini - e in questo momento non ci sono. Se Forza Italia litiga con i Cinque Stelle, i Cinque stelle litigano con Forza Italia, non andiamo lontano. O si fa questo governo e si comincia a lavorare subito, oppure si torna al voto", Basta capricci e veti, io sono pronto anche domani". E alla domanda se il rapporto con Berlusconi si fosse logorato, Salvini ha risposto così: "I rapporti sono buoni, bado alla forma ma alla sostanza, l'importante è mantenere l'impegno con chi ci ha votato".

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