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Salvini: "Governo con M5S? Tutto è possibile ma mai con il Pd"

Davide Di Santo
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Flat tax al 15%, addio alla Fornero e avvio di un percorso di stabilizzazione del lavoro. Il leader della Lega Matteo Salvini conferma il suo programma di governo parlando di fronte alla platea della stampa estera e chiede fiducia. "Sento forte la responsabilità di tener fede al mandato dei 12 milioni di italiani che hanno scelto il centrodestra e dei 6 milioni che hanno votato Lega. Quindi stiamo lavorando per dare un governo a questo Paese con un programma di centrodestra  aperto ad arricchimenti, contributi e proposte ma non  stravolgimenti. Sarebbe irrispettoso però coinvolgere chi ha perso le  elezioni e quindi non penso alcun governo che porti al centro Renzi, Boschi, Gentiloni e Minniti. Stiamo lavorando per portare al presidente della Repubblica un programma che duri dieci anni. L'emergenza rimane il lavoro, la riforma fiscale con l'aliquota unica al 15%, l'eliminazione della Fornero e la stabilizzazione del lavoro". NON HO LA SMANIA DI FARE IL PREMIER "Lavoriamo per un governo che abbia una solida maggioranza politica stiamo lavorando a un programma da offrire al Parlamento e a tutti gli altri. Non ho la smania di fare il presidente del consiglio a tutti i costi – ha detto Salvini – L'indicazione del premier l'abbiamo messa nel simbolo del partito e faremo tutto ciò che sarà possibile per rispettare il mandato ma se non ci fossero le condizioni non sono disponibile a partecipare a qualsiasi governo solo per fare il ministro a tutti i costi". DIALOGO PER VERTICI DELLE CAMERE "Io ho il mandato della coalizione a sentire gli altri segretari di Partito per le Presidenze delle Camere: ci parlerò entro oggi. I ragionamenti sugli organismi di garanzia sono slegati da ragionamenti sul governo", ha detto Salvini aggiungendo: Stiamo lavorando al programma di centrodestra da offrire a tutti. Vedremo: in Italia le cose cambiano in fretta e credo dovrete avere pazienza qualche settimana". VOTO E NUOVA LEGGE ELETTORALE "Non abbiamo mai avuto paura di confrontarci con gli elettori ma ci auguriamo che gli italiani non debbano tornare a votare domattina perché prima o poi si stancherebbero. Con i Cinque Stelle abbiamo una differenza di fondo: noi vogliamo dare lavoro la loro proposta a quanto capisco si fonda sull'assistenza. Chi ha bisogno va aiutato ma un aiuto indiscriminato sarebbe il contrario. La legge elettorale? Se si fosse votato col proporzionale sarebbe un caos peggiore se non altro ci sono cinque sei partiti così. Se si fosse accettata la nostra proposta di un premio di maggioranza ora ci sarebbe un governo stabile. Se si facesse una legge snella in quindici giorni con tale premio la voterei subito ma conosco i tempi della politica italiana…".  CRESCITA E OCCUPAZIONE "Abbiamo delle stime economiche da qui al 2022 che ci dicono che con le nostre riforme fiscali - e a Bruxelles dovrebbero essere contenti di questo - il rapporto debito/pil dovrebbe passare dal 131 al 119 per cento con un incremento reale del pil da 1,5 a 2,5% con il taglio delle tasse. Il nostro primo obiettivo è la piena occupazione per tornare a far nascere bambini". Tutto ciò "lo faremo rispettando possibilmente i parametri di Bruxelles perché se per aiutare la crescita si dovesse sforare dello zero virgola i vincoli europei, per noi non sarebbe un problema". LA PARTITA EUROPEA "Ovviamente una delle partite fondamentali di cui Di Maio non ha parlato, è la politica finanziaria dell'Ue – ha detto il leader della Lega –. Con la Brexit si pensa di spalmare la sua parte tra i paesi membri: è una follia. Oppure si parla di una nuova tassazione europea" da parte di un comitato guidato da Mario Monti, ma ciò "ci permette di dire che non spetterà mai all'Ue realizzare nuove tasse, Stiamo lavorando al taglio delle spese delle delegazioni europee in giro per il mondo. L'Italia è ogni anno un contribuente netto per 6 miliardi all'anno.  E la nostra permanenza in Ue deve andare a discutere anche questo sbilancio. Vedo che qualche commissario dice che non si deve cambiare la politica immigrazione. Un nuovo governo con la Lega cambierà la politica delle migrazioni. L'Italia non può essere un campo profughi. Dobbiamo fare accordi con i paesi con cui non abbiamo intese di riammissione e lavorare come fanno altri paesi non europei per fare investimenti produttivi in Africa per dare loro un futuro invece di farli scappare". Inoltre, ha aggiunto Salvini "avremo particolare attenzione su agricoltura e pesca e non arretreremo da quello che abbiamo per dare a qualcun altro. Dal mio punto di vista il primo euroscettico è Junker che ha distrutto l'Ue. Una comunità rispettosa delle identità nazionali. Vorrei che l'Unione europea tornasse a essere questo". TASSE E ACCISE "Escludiamo aumenti di tasse e accise. Per cui le clausole di salvaguardia non esistono per noi e durante il primo cdm cancelleremo le sette più vecchie accise che gravano con una riduzione del prezzo alla pompa di 10 centesimi al litro", ha detto Salvini. "Il nostro obiettivo è un paese moderno e federale: la flat tax verrà avviata con la pace fiscale con i cittadini con stralcio delle cartelle esattoriali per 21 milioni  di italiani e l'emersione di 60 miliardi di euro. Con una tassazione al 15% l'Italia diventerà meta di approdo di tantissime aziende che troveranno nel nostro paese un approdo naturale". 

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