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Calderoli: "Gli immigrati? Rimandiamoli a casa"

Roberto Calderoli

Manuel Fondato
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Senatore Calderoli, sia Renzi che Di Maio hanno accusato Berlusconi di aver provocato il flusso di immigrazione incontrollato con il bombardamento della Libia. Lei che era al Governo in quel periodo, come andarono veramente le cose? "Berlusconi era contrario, anche io ero contrario. Ci fu la Francia che prese un'iniziativa unilaterale di partenza. Renzi e Di Maio chiacchierano, perché chi ha firmato per portare in Italia chiunque venisse trovato nel Mar Mediterraneo da una qualunque nave battente qualunque tipo di bandiera, è stato il signor Renzi. E chi ha proposto e votato con il Pd l'abolizione del reato di immigrazione clandestina è stato il signor Di Maio, cioè i 5 Stelle". Napolitano fece pressioni per l'intervento?  "Il ruolo di Napolitano è sempre stato pressante in tutti i tempi e su tutte le cose". Il folle gesto di Luca Traini è stato rinfacciato alla Lega, quanto peserà? "Uno di quelli che per primo ha lanciato l'allarme che se si fosse andati avanti così prima o poi si sarebbe arrivati veramente a dei fatti di razzismo, sono stato proprio io. Oggi abbiamo avuto l'episodio di un pazzo, e un criminale perché uno che spara su degli innocenti è un criminale, e questo ha rappresentato un problema. Ma il problema sono tutti gli altri che ritengono di essere penalizzati rispetto ad essere dei cittadini italiani, questi non li cancelli arrestando il pazzo perché restano". Qual è il retroterra in cui germinano questi episodi? "Nascono da quello che si è visto non assegnare la casa popolare perché davanti si è trovato l'immigrato, quello che va al pronto soccorso e si trova cento immigrati davanti, per cui sta due giorni prima di avere l'assistenza sanitaria per cui lui ha pagato e gli altri non hanno pagato, da quello che è a casa dal lavoro perché è disoccupato, giovane o vecchio che sia, e sente Boeri che dice che loro ci stanno pagando le pensioni". La ricetta sull'immigrazione di un eventuale governo di centrodestra quale sarà? "Per me l'ordine è: a) non partono, b) se partono li respingo, c) li rimando a casa tutti. E quando qualche deficiente mi viene a dire che noi spenderemmo 2,5 miliardi, io ricordo che noi spendiamo più di 5 miliardi all'anno. I 2,5 miliardi sarebbero una tantum, i 5 miliardi li spendiamo tutti gli anni per mantenerceli a casa nostra". Da vicepresidente del Senato le è dispiaciuto che non si sia riuscita ad abolire i vitalizi? "Le cose, soprattutto quando sono serie, devono essere affrontate in maniera seria. Io ero a favore. Il primo che ha proposto in Consiglio di Presidenza all'inizio della legislatura l'abolizione dei vitalizi, sono stato io. Mi hanno votato contro anche i 5 Stelle. Lei è stato Ministro delle riforme, di quale riforma avrebbe bisogno l'Italia? "Una riforma l'ho già fatta, anche se non se n'è accorto nessuno. Per cui uno dei due rami del Parlamento inizierà a funzionare veramente e a costare di meno. Se tutti facessero quello che ho fatto a fine legislatura, come espressione dell'opposizione di un gruppo che aveva 13 parlamentari, il mondo già girerebbe meglio". Cosa pensa del Rosatellum? "Io l'ho votato, l'ha votato il Parlamento quindi ce la teniamo, però le leggi elettorali dovrebbero scriverle quelli che sono in grado di farlo e non dei dilettanti allo sbaraglio. Questa è figlia di dilettanti allo sbaraglio, però l'ho votata quindi me ne assumo anche la responsabilità". Se dovesse scegliere rivoterebbe con il Porcellum? "Il Porcellum aveva dei limiti che sono stato io a dichiarare prima che si utilizzasse. Il Porcellum corretto rispetto a questi limiti probabilmente non è la legge elettorale perfetta ma quasi".

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