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Rimborsopoli, ecco gli altri nomi. Il M5S: espulsi Cariello e Sassi, per altri due solo un richiamo

Svelati da Le Iene. Poi il blog comunica le sanzioni

Davide Di Santo
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Nuove tessere nel mosaico della Rimborsopoli a 5 stelle. Le Iene svelano tre nuovi nomi di parlamentari coinvolti nelle mancate restituzioni di parte dello stipendio al fondo del microcredito. Si tratta di Francesco Cariello, Emanuele Scagliusi e Federica Dieni (questi ultimi candidati all'uninominale rispettivamente in Puglia e a Reggio Calabria). Un post del blog ufficiale del M5S si legge che Cariello è fuori dal MoVimento per non aver dato l'autorizzazione ad accedere ai dati in possesso del MEF mentre Scagliusi e Dieni subiranno solo un richiamo perché le mancanze sono state ritenute di lieve entità. I tre nomi sono contenuti nell'ultima puntata dell'inchiesta di Filippo Roma e di Marco Occhipinti e si vanno ad aggiungere a quelli dei parlamentari Giulia Sarti, Massimiliano Bernini e Barbara Lezzi, che non compaiono nella lista degli otto non in regola resa pubblica da Luigi Di Maio dopo il terremoto scatenato da Le Iene che ha svelato mancate restituzione per un totale di quasi un milione di euro.  Ma la vicenda si allarga fuori dal Parlamento. Anche un consigliere regionale in Emilia-Romagna del Movimento 5 Stelle, Gian Luca Sassi, sarebbe coinvolto nei mancati versamenti al fondo per il microcredito. A confermarlo il capogruppo pentastellato al Comune di Bologna, Massimo Bugani: "Dai controlli dei conti che hanno fatto sono emerse irregolarità anche da parte di Sassi. Da quanto ne so non avrebbe versato più della metà dell'ammontare", spiega Bugani. La lista "ortodossa" divulgata dal candidato premier Di Maio comprende così otto parlamentari: Della Valle (nel nuovo servizio de Le Iene  avrebbe ammesso: "Taroccavo i bonifici con Photoshop"), Pisano, Buccarella, Martelli, Bulgarelli, Cecconi, Benedetti e Cozzolino. In un post pubblicato oggi pomeriggio dal blog ufficiale del MoVimento viene aggiunto proprio il nome del consigliere regionale Gianluca Sassi. Nel comunicato, che comunque rivendica in orgoglio come gli esponenti M5S abbiano "donato oltre 90 milioni di euro tra finanziamento pubblico ai partiti (rimborsi elettorali) a livello nazionale e regionale", si spiegano anche i nuovi casi sollevati da Le Iene: "Francesco Cariello ha una irregolarità negli ultimi bonifici. Ha continuato a sostenere di poter dimostrare la regolarità dei suoi bonifici. Non ci ha voluto dare l'autorizzazione di accedere ai dati in possesso del MEF e questo va contro il nostro principio di trasparenza. A questo punto è fuori dal Movimento". Un paragrafo è dedicato però a Giulia Sarti che "con una differenza di 19.399 si è già autosospesa. Lei ha dichiarato di non aver sottratto un centesimo e ha denunciato una persona a lei vicina", si legge. La Sarti ha denunciato il suo ex fidanzato ed è stata ascoltata dal pm di Rimini. Poi ci sono "casi minori per cui è previsto un richiamo", si legge, come quelli di Federica Dieni (ha spagliato a caricare la distinta sul sito ma l'importo è corretto) e di Emanuele Scagliusi "che ad oggi ha restituito più di 223 mila euro. Ha modificato di mille euro la distinta del bonifico. Ha già provveduto a restituire la somma. E in accordo col Movimento verserà una mensilità di restituzione in più al fondo per il microcredito come penale per l'errore fatto". E così sarebbero 14 in totale, confermano Le Iene, i nomi  M5s coinvolti nella vicenda dei mancati rimborsi al fondo per le Pmi: "Il Movimento ha i dati di tutti i bonifici dei parlamentari da più di una settimana, tuttavia ha deciso di prendere provvedimenti solo nei confronti di otto di loro. Perché aspetta che facciamo noi i nomi di chi ha commesso irregolarità per intervenire? Sta coprendo qualcuno? Vuole limitare i danni?", si chiedono gli autori dell'inchiesta.

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