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Morto in un frontale sull'Aurelia l'ex ministro Altero Matteoli

Scontro tra la sua Bmw e una Nissan all'altezza di Capalbio

Carlantonio Solimene
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È morto sulla strada che per anni aveva percorso, nella sua Toscana, e su cui si era impegnato per renderla più sicura. Altero Matteoli, più volte ministro del governo di Silvio Berlusconi e attualmente presidente della commissione Trasporti del Senato, è deceduto dopo un terribile incidente sulla via Aurelia all'altezza di Capalbio. Un frontale su una delle strade italiane più pericolose, con le due autovetture ridotte a un cumulo di lamiere. Matteoli viaggiava sulla sua Bmw da solo, secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale, quando la sua auto si è scontrata frontalmente con una Nissan con a bordo un uomo e una donna, rimasti entrambi feriti. La donna è stata trasferita in elisoccorso all'ospedale di Siena e verserebbe in gravi condizioni. L'ex ministro è stato estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco in fin di vita, ma sono risultati inutili i tentativi dei soccorritori di rianimazione. La notizia è arrivata immediatamente nei palazzi della politica. Renato Brunetta, impegnato con l'audizione di Pier Carlo Padoan in commissione Banche, ha letto sconvolto in diretta la morte del collega e amico. Anche a Palazzo Chigi la conferenza stampa sui nuovi finanziamenti per la riqualificazione delle Periferie è stata interrotta dopo l'annuncio dato dal sindaco di Catania, Enzo Bianco, al premier Paolo Gentiloni. È Silvio Berlusconi a piangere l'uomo e l'amico tra i più fidati, che lasciò il Movimento sociale italiano per seguirlo nell'avventura di Forza Italia e anche quando l'amico Gianfranco Fini diede il benservito al Pdl, rimase accanto all'ex Cav: "Altero lascia un vuoto difficile da colmare, sul piano personale e politico". "Con questa tragedia io perdo un amico e un consigliere saggio e sincero - scrive il leader azzurro in una nota - Forza Italia e l'intera vita pubblica del nostro Paese perdono un uomo politico autorevole, equilibrato, coerente con la sua storia e con il voto dei suoi elettori, capace di attraversare stagioni politiche diverse con la stessa lungimiranza e lucidità di visione". Denis Verdini affida a Facebook il suo dolore: "Oggi perdo e piango un amico. Non ci sono altre parole". Anche Pietro Grasso è "profondamente colpito e sentitamente commosso, partecipo al dolore per la scomparsa del senatore Altero Matteoli". "Con lui - sottolinea il presidente del Senato - scompare un protagonista della vita politica e parlamentare italiana, prima alla Camera per sei legislature, quindi al Senato nelle ultime tre legislature". Per Matteo Renzi il senatore azzurro era "un avversario che conosceva il senso e la dignità delle istituzioni". "Oggi ci ha lasciato una persona seria e perbene, un amico e un politico capace - commenta commosso Salvini - Alla famiglia la mia vicinanza per la tragica e improvvisa morte di Altero Matteoli". Il premier Paolo Gentiloni ricorda "la passione politica, la coerenza del suo percorso, il profondo senso delle istituzioni". Attestati di stima e sconcerto bipartisan per la scomparsa improvvisa sono arrivati da tutte le forze politiche. Una stima che era stata certificata poco più di un anno fa, quando Matteoli fu rieletto per merito alla guida della commissione Trasporti di Palazzo Madama, pur essendo ormai parte dell'opposizione.

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