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Terremoto, Errani: non lascio per poltrone

Vasco Errani

Silvia Sfregola
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Vasco Errani lascia il suo incarico di commissario straordinario per la ricostruzione post-terremoto, ma dopo di lui sarà nominato un altro responsabile che gestirà la fase transitoria, fino a quando le Regioni non prenderanno il pacchetto completo delle responsabilità. Una notizia annunciata, e ufficializzata dallo stesso premier Paolo Gentiloni oggi, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi a un anno dal terremoto del centro Italia. Il premier ringrazia Errani "per l'ottimo lavoro svolto, con risultati esemplari", e conferma i boatos degli ultimi giorni: l'incarico non sarà messo in un cassetto, anzi. Secondo fonti di governo, lo stesso 9 settembre sarà nominato un nuovo commissario "traghettatore" che accompagnerà la fase uno dell'emergenza, nella due, quella in cui Regioni e enti locali avranno la gestione esclusiva della ricostruzione. I nomi più accreditati sono quelli di Maria Elena Boschi e Claudio De Vincenti, anche se in pole al momento ci sarebbe la sottosegretaria. L'ex governatore dell'Emilia Romagna, confermando la sua uscita di scena, che definisce una cosa chiara e condivisa da tempo anche con i presidenti delle regioni", non risparmia polemiche: "Io credo che fatto l'impianto è il territorio che deve assumere la gestione di questo processo e l'impianto lo consente. Questa è la verità non ci sono retroscena, non ci sono state discussioni. Ci sono altre interpretazioni, ne prendo atto, ma sono sinceramente sereno". Errani, secondo ricostruzioni di stampa dei giorni scorsi, avrebbe deciso di non prolungare il suo incarico oltre il 9 di settembre per impegnarsi in campagna elettorale con Pier Luigi Bersani e quindi nelle fila di Mdp. Il commissario però non ci sta: "C'è chi dice che io farei questa scelta per delle poltrone, chi mi conosce e mi può guardare negli occhi, sa che non fa parte della mia storia, figurarsi se faccio questi ragionamenti a 62 anni". Il plauso per il lavoro di Errani, oltre che da Gentiloni, arriva anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Secondo quanto riferiscono ambienti del Quirinale, il capo dello Stato ha telefonato al commissario "per ringraziarlo dell'impegno profuso nel suo compito nell'anno trascorso". L'inquilino del Colle però invita a non abbassare la guardia e si augura che l'attività di sostegno ai nostri concittadini colpiti dal terremoto, di ripresa della vita delle loro comunità e di avvio della ricostruzione "continui e si svolga con impegno e determinazione".

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